Bracconaggio: maxi sequestro Noava per uccellagione abusiva
Chiusa dai forestali l'operazione Valli in Gabbia
Udine, 5 dic - Dopo 4 mesi di indagini gli uomini del Corpo
forestale regionale coordinati dal Nucleo operativo per
l'attività di vigilanza ambientale (Noava) hanno sventato un
traffico di uccellaggione abusiva condotta tra Attimis e Faedis
(Udine) da un bracconiere dedito alla caccia di fauna selvatica,
in particolare uccelli, a fini illeciti.
Gli esiti dell'operazione sono stati illustrati oggi a Udine dal
responsabile del Noava, l'ispettore Claudio Freddi, e dal
direttore regionale Risorse forestali, Adolfo Faidiga.
L'operazione è stata conclusa all'alba di venerdì 29 novembre con
la denuncia dell'uomo, un sessantenne friulano, e di altri dieci
soggetti a cui erano destinati gli uccelli catturati. Inoltre,
sono stati sequestrati 63 reti da uccellagione, 86 trappole per
uccelli o animali, 46 panie invischiate, 342 uccelli vivi, circa
3 chili di uccelli congelati, 286 uccelli impagliati, 351 anelli
per avifauna, 9 trasportini per uccelli, 97 gabbie per uccelli, 1
fucile calibro 20, 6 richiami acustici elettronici, 6 telefoni
cellulari, 10 agende con appunti, 2 radio ricetrasmittenti, 6
trofei ungulato naturalizzati e molti altri materiali
ricollegabili all'illecita cattura di uccelli e fauna.
Nel corso delle verifiche sono stati rinvenuti e sequestrati
anche 9 contenitori con circa 120-140 litri di distillato
alcolico e un set completo per distillazione, utilizzati per la
produzione abusiva di distillati. Tra il materiale sequestrato
anche centinaia di anelli che vengono normalmente utilizzati per
essere apposti alla zampa degli animali. Oltre a questi sono
stati individuati anche gli attrezzi per modificarli, come
punzoni e pinze, in modo da allargarli o restringerli per poter
legalizzare gli uccelli catturati illecitamente.
"Questa attività - ha sottolineato l'ispettore Freddi - non è
svolta per mera finalità di caccia ma per fini economici. Il
traffico degli animali si sviluppa ben al di fuori della regione
ed è una forma molto diffusa di bracconaggio".
Un esemplare di cesena, ad esempio, può valere 50 euro come
richiamo vivo, un uccello già addestrato al richiamo può valere
diverse centinaia di euro. Gli esemplari rari possono valere fino
a decine di migliaia di euro. Gli uccelli congelati erano invece
diretti al consumo in ristoranti fuori regione.
Di "risultati eccezionali" ha parlato Faidiga, ricordando
l'impegno del corpo forestale anche in altre attività a difesa
dell'ambiente, quale il rilevamento di siti inquinati, discariche
abusive e illeciti contro il patrimonio naturalistico.
Alle operazioni ha partecipato anche la stazione dei Carabinieri
di Faedis, fornendo un importante supporto, oltre alle stazioni
forestali di Barcis, Cervignano, Cividale del Friuli, Claut,
Coseano, Duino Aurisina, Forni Avoltri, Gemona del Friuli,
Gorizia, Maniago, Moggio Udinese, Monfalcone, Pinzano al
tagliamento, Polcenigo, Pontebba, Resia, Tarcento, Tolmezzo,
Trieste e Villa Santina, intervenuti con proprio personale
perquisendo le abitazioni e i locali dei soggetti indagati, così
come disposto dal sostituto Procuratore della Repubblica presso
il Tribunale di Udine, Paola De Franceschi, il magistrato che
coordina l'attività di indagine.
ARC/SSA/fc
Bracconaggio: maxi sequestro Noava per uccellagione abusiva
Il responsabile del Noava, l'ispettore Claudio Freddi, e il direttore regionale Risorse forestali, Adolfo Faidiga, durante la presentazione dell'operazione anti uccellaggione Valli in gabbia - Udine, 5 dicembre 2019.
Foto ARC Savi
Alcuni esemplari di fauna selvatica sequestrati dal Noava nell'operazione Valli in gabbia - Udine, 5 dicembre 2019.
Foto ARC Savi
Alcuni esemplari di fauna selvatica sequestrati dal Noava nell'operazione Valli in gabbia - Udine, 5 dicembre 2019.
Foto ARC Savi
Alcuni esemplari di fauna selvatica sequestrati dal Noava nell'operazione Valli in gabbia - Udine, 5 dicembre 2019.
Foto ARC Savi
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