Trieste, 11 gen - Prosegue l'impegno della Regione nel progetto
nazionale di prevenzione e contrasto al fenomeno della tratta e
del grave sfruttamento di esseri umani.
Lo ha deciso la Giunta regionale che oggi ha approvato, su
proposta dell'assessore a Sicurezza e Immigrazione, Pierpaolo
Roberti, l'adesione al bando del dipartimento per le Pari
opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri volto a
finanziare progetti territoriali di assistenza e integrazione
sociale delle vittime di sfruttamento.
Come ha spiegato l'assessore, "la Regione potrà beneficiare di
fondi per circa mezzo milione di euro che andranno a finanziare
il progetto "Fvg in rete contro la tratta di esseri umani" il cui
obiettivo è duplice: da un lato, contrastare e reprimere il
crimine di sfruttamento di persone, con l'impegno di tutte le
Forze dell'ordine; dall'altro prevenire il fenomeno e proteggere
le vittime, con programmi affidati ai servizi sociali pubblici e
del privato sociale accreditato".
A proporre il progetto sarà il servizio Polizia locale, Sicurezza
e Politiche dell'immigrazione della Regione, mentre i soggetti
attuatori sono indicati nel centro Caritas Arcidiocesi di Udine
oltre che nel comitato per i Diritti civili delle prostitute
Onlus e nella cooperativa sociale Nuovi vicini, entrambi di
Pordenone.
La Regione, che ha già partecipato alle precedenti edizioni del
bando nazionale 2016-18, potrà così dare continuità a una serie
di interventi, anche attraverso protocolli operativi con le
Prefetture e le Questure, che prevedono l'emersione di potenziali
vittime di tratta spinte allo sfruttamento sessuale o lavorativo,
all'accattonaggio o al crimine, fino alle vittime di matrimoni
forzati o combinati.
Il programma prevede inoltre l'identificazione delle vittime
anche presso le Commissioni territoriali per il riconoscimento
della protezione internazionale, la protezione immediata e la
prima assistenza sanitaria, legale, psicologica, con accoglienza
residenziale o semi-residenziale, soprattutto nei casi di minori
non accompagnati. Inoltre, l'accompagnamento all'ottenimento del
permesso di soggiorno, l'orientamento, formazione e reinserimento
lavorativo e l'integrazione sociale o il rientro volontario
assistito nei Paesi d'origine.
Il progetto, che sarà avviato il 1 marzo con una durata prevista
di 15 mesi, unisce alla continuazione delle esperienze ammesse a
contributo negli anni passati, gli interventi innovativi previsti
per il 2019. La dimensione è regionale e prevede l'attivazione di
Unità territoriali antitratta (Uta) che agiscono a livello locale.
ARC/SSA/fc
L'assessore FVG alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti