Incontro a Udine con prefetto Ciuni, aumentati arrivi in estate
Udine, 20 ago - "Siamo molto lontani dai numeri raggiunti solo
qualche anno fa. Tuttavia è nostra intenzione intervenire con
tempestività per far fronte ai flussi di immigrazione che hanno
portato negli ultimi due mesi a un aumento delle presenze nella
provincia di Udine e, in particolare, alla caserma Cavarzerani.
Per questo, con la Prefettura di Udine abbiamo congiuntamente
deciso di analizzare a fondo la situazione, comprendere meglio il
fenomeno e rafforzare il presidio sul territorio per garantire la
sicurezza dei cittadini".
Lo ha detto l'assessore regionale con delega all'immigrazione,
Pierpaolo Roberti, al termine dell'incontro, oggi a Udine, con il
nuovo prefetto della città, Angelo Ciuni.
Un colloquio concreto, in uno spirito di forte collaborazione tra
istituzioni, servito per mettere in campo tutte le iniziative "di
conoscenza" che dovranno portare in tempi rapidi a individuare
nuove strategie e, nel frattempo, a tamponare l'emergenza.
D'intesa anche con il Commissario di Governo, prefetto Anna Paola
Porzio.
Più nel dettaglio oggi è stato deciso di approfondire le ragioni
che hanno portato negli ultimi mesi ad un incremento degli arrivi
di migranti, pur nella consapevolezza che i flussi sono di molto
inferiori a quelli registrati in un recente passato.
"È necessario intervenire con determinazione per presidiare i
confini terrestri", ha spiegato Roberti.
"A livello nazionale - ha aggiunto l'assessore - è noto che il
Governo ha sensibilmente ridotto gli arrivi via mare. Questo ci
dà dei margini per fronteggiare meglio i flussi via terra, sia
intensificando i controlli sia ipotizzando il trasferimento in
altre regioni di migranti qualora le nostre presenze dovessero
mantenersi troppo elevate".
Roberti ha quindi evidenziato di aver già interessato in
proposito il ministero degli Interni, ricordando che
l'Amministrazione regionale guidata da Massimiliano Fedriga si è
dichiarata disponibile ad ospitare alcuni Centri permanenti per i
rimpatri (Cpr) che dovranno consentire il progressivo superamento
dell'accoglienza diffusa e l'alleggerimento delle presenze in
strutture come la Cavarzerani o la caserma Friuli che, è stato
detto oggi, in questa fase emergenziale dovrà comunque rimanere
aperta.
Parallelamente si è ipotizzato di irrobustire la presenza di
Polizia e Carabinieri in prossimità dei centri di accoglienza e
di intensificare i controlli delle persone in entrata e in uscita
da queste strutture.
Proprio in quest'ottica il prefetto di Udine incontrerà, già
nella giornata di domani, i responsabili delle Forze dell'ordine.
Nel corso dell'incontro, che anche Ciuni ha definito positivo,
evidenziando la volontà di agire in "condivisone con il
territorio", si è parlato anche del prossimo trasferimento della
Prefettura nella sede del vecchio ospedale militare e del
possibile spostamento della sala operativa provinciale della
Protezione civile presso la sede dei Vigili del fuoco, ritenuta
più idonea.
Infine Regione e Prefettura di Udine hanno fatto il punto sul
progetto "Omara - Orientamento ai mestieri artigiani per i
richiedenti asilo" che, attraverso il coinvolgimento di artigiani
locali che operano come insegnanti, ha l'obiettivo di insegnare
ai richiedenti asilo a svolgere alcuni mestieri artigianali.
Come ha ricordato Roberti, il progetto era stato finanziato dalla
precedente Amministrazione regionale ma è stato rimodulato dalla
nuova Giunta, in accordo con Confartigianato, inserendo corsi per
il rispetto dei generi e della legalità, questi ultimi seguiti
direttamente dalle Forze dell'Ordine.
ARC/PPD/fc
Pierpaolo Roberti, assessore regionale con delega all'immigrazione e Angelo Ciuni, nuovo prefetto di Udine
Foto Regione FVG
Pierpaolo Roberti, assessore regionale con delega all'immigrazione e Angelo Ciuni, nuovo prefetto di Udine
Foto Regione FVG