Notizie dalla Giunta


22.02.2011 

MINORANZE: DE ANNA A GIORNATA SLOVENA, LINGUA SIA VALORE AGGIUNTO

Gorizia, 22 feb - ''Dobbiamo riconoscere le lingue minoritarie, nello specifico lo sloveno, come un valore aggiunto e una caratteristica di eccellenza e non come una divisione o una rivendicazione campanilistica, traghettando il termine tutela in un più attuale contesto di pari opportunità. Nell'Europa dei popoli - ha infatti affermato a Gorizia l'assessore regionale alla Cultura e alle Relazioni internazionali Elio De Anna, nell'ambito della giornata slovena degli Stati generali delle lingue minoritarie, - il Friuli Venezia Giulia ha cambiato ruolo e posizionamento, diventando da baluardo del Nord Est a punto di riferimento a Sud Est, ed è su queste basi che dobbiamo lavorare insieme per essere competitivi e culturalmente propositivi''.
Alla presenza di De Anna, si sono susseguiti oltre trenta interventi di rappresentanti istituzionali di lingua slovena, di associazioni culturali-sportive e di case editrici della minoranza provenienti dalle province di Trieste, Udine e Gorizia, dando vita in questo modo alla fase di ascolto promossa dalla Regione con l'obiettivo di raccogliere proposte e suggerimenti dalla base per la migliore valorizzazione della lingua e della cultura slovena.
Al di là degli auspici generalmente formulati in merito ad una maggiore certezza, consistenza, dinamicità e continuità dei finanziamenti, sono emerse richieste condivise quali l'invito alla Regione ad operare con strategie più univoche e visibili in tema di minoranze linguistiche e la necessità di sostenere con rinnovata intensità l'insegnamento dello sloveno nelle scuole e attraverso le associazioni culturali. Nel corso di un dibattito durato quasi quattro ore, però, sono stati trattati anche argomenti più capillari quali la tutela e il riconoscimento dell'entità resiana come comunità linguistica a se stante (''di lingua slava ma non sloveni'', ha spiegato l'assessore comunale di Resia Cristina Butolo), l'esigenza di garantire pari opportunità alla montagna per evitare lo spopolamento e la volontà di attribuire al libro la dignità e il compito di simbolo della lingua minoritaria.
''Sulla cultura - ha commentato De Anna - si imporrà una riflessione che ricalcherà quella già sviluppata per lo sport, privilegiando qualità, produttività, capacità di operare e di mettersi in discussione. L'apparato burocratico ha le sue regole - ha precisato - e, almeno sul flusso delle risorse, dobbiamo prenderne coscienza tutti insieme''. ''Gli Stati Generali delle Lingue minoritarie - ha concluso De Anna, confermando la massima attenzione a tutte le problematiche - sono il punto di partenza di un ragionamento comune che dovrà aiutarci ad operare al meglio delle nostre possibilità''. ARC/FC