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10.09.2010 

AMBIENTE: DE ANNA SU FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI

Udine, 10 set - ''La Regione promuoverà e svilupperà le energie rinnovabili, in linea con il Piano energetico regionale e con il protocollo di Kyoto''. Secondo l'assessore all'Ambiente Elio De Anna, intervenuto a concludere a Udine nell'auditorium dell'Amministrazione, il convegno organizzato dalla Regione sul tema 'Risorse geotermiche: norme e prospettive di sviluppo', per il Friuli Venezia Giulia nel contesto delle fonti energetiche si aprono nuovi spazi per le alternative alla dipendenza dal petrolio.
La novità più significativa, accanto al fatto che l'Amministrazione regionale ha acquisito dallo Stato le competenze in materia, consiste nelle nuove modalità di utilizzo delle fonti di calore naturali, presenti in maniera significativa nel sottosuolo del Friuli Venezia Giulia.
Le nuove tecnologie escludono il prelievo dell'acqua calda, e ciò si riflette favorevolmente anche nei costi di gestione.
Infatti, com'è stato specificato nel convegno odierno, attualmente vengono realizzate sonde geotermiche, da posizionare nel sottosuolo ove esistono le falde acquifere a una temperatura sufficientemente calda, che trasmettono il calore in superficie.
La trasmissione di energia pronta per l'utilizzo in superficie avviene dunque senza che sia necessario sottrarre acqua al sottosuolo. Anche se quest'acqua calda, in diverse modalità di utilizzo, come quello del termalismo, attualmente viene spesso restituita nuovamente dalla superficie alla falda. Ma anche questa operazione comporta costi gestionali. Il geotermalismo moderno, dunque, si avvale di tecniche rispettose dell'ambiente, delle necessità di contenimento della spesa, e della situazione del sottosuolo.
Il convegno di Udine, come ha evidenziato De Anna, accanto al carattere divulgativo delle nuove possibilità di approvvigionamento energetico da fonti naturali, ha anche consentito di raccogliere utili esperienze legislative.
Tra queste quella maturata dalla Provincia autonoma di Trento, che potrà essere in parte recepita dalla Regione per un adeguamento normativo resosi indispensabile in particolare dopo la promulgazione del Decreto legislativo n° 22 del 2010, che ha demandato alle Regioni le competenze sull'energia e che rende necessario anche l'adeguamento del Piano energetico regionale.
De Anna ha anche espresso l'impegno dell'Amministrazione a snellire le procedure per le pratiche autorizzative all'installazione di impianti geotermici. Parallelamente ha affermato che la geotermia non fa ancora parte del Piano regionale delle acque in quanto il passaggio di competenze dallo Stato alla Regione è avvenuto quest'anno.
Nel frattempo, ha ricordato De Anna nel concludere, ben 4 degli 8 milioni di euro stanziati per il Friuli Venezia Giulia dall'Agenda europea 2007/2013 saranno a disposizione di 14 progetti, sui 23 presentati, predisposti da enti locali della nostra regione.
Al convegno, moderato da Roberto Della Torre, direttore centrale Ambiente e Lavori Pubblici, sono intervenuti Araldo Vioto, del Ministero per lo Sviluppo Economico, e Fabio Svaghi, Mario Dall'Acqua e Maurizio Urizio, della Regione, sulle competenze dell'Amministrazione, le esperienze vissute e le prospettive della geotermia nel Friuli Venezia Giulia. ARC/CM