Vicenza, 23 giu - L'autonomia del Friuli Venezia Giulia è
limitata e non rappresenta un traguardo da salvaguardare ma un
punto di partenza verso un federalismo reale ed efficace, capace
di valorizzare tutte le diverse aree del Nordest.
Su questo tema, i presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia,
Giancarlo Galan e Renzo Tondo, si sono trovati pienamente
concordi nel corso del dibattito sul Nordest, organizzato a
Palazzo Thiene di Vicenza dalla Banca popolare vicentina in
occasione della presentazione del libro di Galan, "Il Nordest
sono io", curato dal giornalista Paolo Possamai.
L'incontro, introdotto dal presidente della BpVi, Gianni Zonin, e
moderato dal direttore de Il Mondo, Enrico Romagna Manoja, si è
sviluppato sui temi più attuali, con i due governatori chiamati a
valutare l'operato dei primi mesi del Governo Berlusconi, ad
anticipare le opportunità e le modalità di applicazione
dell'atteso federalismo ed a disegnare le priorità locali per
l'immediato futuro.
AUTONOMIA FVG - "Non ho alzato il totem dell'autonomia dopo le
dichiarazioni del ministro Brunetta - ha spiegato Tondo - perché
quella del Friuli Venezia Giulia è completamente diversa rispetto
a quella delle Province autonome di Trento e Bolzano ma anche
dall'autonomia di cui godono Val d'Aosta, Sicilia e Sardegna: il
vantaggio fiscale, infatti, per noi è davvero limitato. Ecco
perché - ha aggiunto - guardo con estremo interesse ad una
riforma istituzionale che preveda il riassetto complessivo. Si
tocchi pure un'autonomia superata dalla storia, non mi metterò a
difenderla se andremo nella giusta direzione indicata nel libro
di Galan, quella di maggiori vantaggi nell'ambito di un vero
federalismo. Il mio obiettivo - ha specificato - è fare valere le
ragioni di un territorio strategico per l'Italia e per l'Europa,
con le competenze e la libertà di applicare regimi diversi
all'interno del territorio, assecondandone le specifiche
esigenze".
"Non c'è nulla di scandaloso in un'autonomia del Friuli Venezia
Giulia che è molto limitata - ha concordato Galan - e potrebbe
essere concessa anche domani al Veneto od a qualsiasi altra
Regione. Se lo Stato fosse intelligente, lo farebbe subito con
noi, ben sapendo che cambierebbe poco o nulla. Potessi scegliere,
invece, vorrei il regime di autonomia della Sicilia che è tanto
perfetto quanto sottoutilizzato".
GOVERNO BERLUSCONI - "L'attuale Governo nazionale è coerente con
quanto promesso in campagna elettorale - ha commentato Tondo -
perché Berlusconi è convinto che l'Italia si debba cambiare ora o
mai più. E' giusto dialogare ma ci si deve poter alzare da un
tavolo anche senza trovare l'accordo, lasciando l'ultima parola a
chi è deputato a decidere. Se i sacrifici dovremo farli anche in
Friuli Venezia Giulia - ha annunciato - non ci sottrarremo,
pronti a trasmettere un messaggio di concretezza e sobrietà".
"Difficilmente un Governo poteva cominciare meglio anche se mi
sarei aspettato già qualcosa di più - è intervenuto Galan -.
Serve maggiore coraggio da parte di qualche ministro. Chi sfora
determinati parametri, chi male amministra deve incorrere in
sanzioni puntali e precise ma questo segnale io non l'ho ancora
visto. Stavolta non starò fermo ad aspettare la devolution cinque
anni, questo è sicuro".
LE PRIORITA' - "La prima priorità per il Friuli Venezia Giulia
sono le infrastrutture. La seconda è la sburocratizzazione per
assicurare ad imprese e cittadini tempi e risultati certi - ha
affermato Tondo, ricordando che ha fissato per il 4 luglio la
Giornata della Sburocratizzazione, ovvero l'ascolto di tutte le
categorie per recepire come snellire il sistema normativo -. Il
terzo tema - ha proseguito - è quello dell'internazionalizzazione
delle nostre imprese, che non significa la delocalizzazione,
nulla di più che produrre altrove a prezzo più basso, ma
acquisire fette di mercato importanti e strategiche".
In merito all'innovazione, il governatore del Friuli Venezia
Giulia ha sostenuto di volere "non più una fiera ma una task
force sul territorio che coinvolga anche le banche per scoprire
quei talenti nascosti impossibilitati a valorizzarsi da soli".
"Il mio punto di riferimento è difendere il paesaggio culturale,
sociale ed ambientale già ampiamente pregiudicato - ha invece
sottolineato Galan - ed all'interno di questo contesto evoluto
innovare, integrare e realizzare le infrastrutture. Le opere
pubbliche - ha concluso - dovremo farle meglio di quanto visto
negli anni passati".
UNIVERSITA' UNITA - "Il mondo dell'Università - ha infine
evidenziato il presidente del Friuli Venezia Giulia, rispondendo
ad una domanda del pubblico - è spesso molto conservatore.
Tuttavia, approfittando del nuovo contesto, ho lanciato una sfida
ai due atenei di Udine e Trieste, auspicando di essere in grado
di proporre un sistema unito a livello nazionale ed
internazionale".
ARC/FC
Renzo Tondo (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) e Giancarlo Galan (Presidente Regione Veneto). (Vicenza 23/06/08)
Renzo Tondo (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) al dibattito sul Nordest organizzato a Palazzo Thiene di Vicenza dalla Banca popolare vicentina in occasione della presentazione del libro di Galan "Il Nordest sono io". (Vicenza 23/06/08)
Renzo Tondo (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) e Giancarlo Galan (Presidente Regione Veneto). (Vicenza 23/06/08)
Renzo Tondo (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) e Giancarlo Galan (Presidente Regione Veneto). (Vicenza 23/06/08)