Notizie dalla Giunta


23.06.2008 

NORDEST: TONDO-GALAN, AUTONOMIA FVG E' LIMITATA

Vicenza, 23 giu - L'autonomia del Friuli Venezia Giulia è limitata e non rappresenta un traguardo da salvaguardare ma un punto di partenza verso un federalismo reale ed efficace, capace di valorizzare tutte le diverse aree del Nordest.
Su questo tema, i presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, Giancarlo Galan e Renzo Tondo, si sono trovati pienamente concordi nel corso del dibattito sul Nordest, organizzato a Palazzo Thiene di Vicenza dalla Banca popolare vicentina in occasione della presentazione del libro di Galan, "Il Nordest sono io", curato dal giornalista Paolo Possamai.
L'incontro, introdotto dal presidente della BpVi, Gianni Zonin, e moderato dal direttore de Il Mondo, Enrico Romagna Manoja, si è sviluppato sui temi più attuali, con i due governatori chiamati a valutare l'operato dei primi mesi del Governo Berlusconi, ad anticipare le opportunità e le modalità di applicazione dell'atteso federalismo ed a disegnare le priorità locali per l'immediato futuro.
AUTONOMIA FVG - "Non ho alzato il totem dell'autonomia dopo le dichiarazioni del ministro Brunetta - ha spiegato Tondo - perché quella del Friuli Venezia Giulia è completamente diversa rispetto a quella delle Province autonome di Trento e Bolzano ma anche dall'autonomia di cui godono Val d'Aosta, Sicilia e Sardegna: il vantaggio fiscale, infatti, per noi è davvero limitato. Ecco perché - ha aggiunto - guardo con estremo interesse ad una riforma istituzionale che preveda il riassetto complessivo. Si tocchi pure un'autonomia superata dalla storia, non mi metterò a difenderla se andremo nella giusta direzione indicata nel libro di Galan, quella di maggiori vantaggi nell'ambito di un vero federalismo. Il mio obiettivo - ha specificato - è fare valere le ragioni di un territorio strategico per l'Italia e per l'Europa, con le competenze e la libertà di applicare regimi diversi all'interno del territorio, assecondandone le specifiche esigenze".
"Non c'è nulla di scandaloso in un'autonomia del Friuli Venezia Giulia che è molto limitata - ha concordato Galan - e potrebbe essere concessa anche domani al Veneto od a qualsiasi altra Regione. Se lo Stato fosse intelligente, lo farebbe subito con noi, ben sapendo che cambierebbe poco o nulla. Potessi scegliere, invece, vorrei il regime di autonomia della Sicilia che è tanto perfetto quanto sottoutilizzato".
GOVERNO BERLUSCONI - "L'attuale Governo nazionale è coerente con quanto promesso in campagna elettorale - ha commentato Tondo - perché Berlusconi è convinto che l'Italia si debba cambiare ora o mai più. E' giusto dialogare ma ci si deve poter alzare da un tavolo anche senza trovare l'accordo, lasciando l'ultima parola a chi è deputato a decidere. Se i sacrifici dovremo farli anche in Friuli Venezia Giulia - ha annunciato - non ci sottrarremo, pronti a trasmettere un messaggio di concretezza e sobrietà".
"Difficilmente un Governo poteva cominciare meglio anche se mi sarei aspettato già qualcosa di più - è intervenuto Galan -. Serve maggiore coraggio da parte di qualche ministro. Chi sfora determinati parametri, chi male amministra deve incorrere in sanzioni puntali e precise ma questo segnale io non l'ho ancora visto. Stavolta non starò fermo ad aspettare la devolution cinque anni, questo è sicuro".
LE PRIORITA' - "La prima priorità per il Friuli Venezia Giulia sono le infrastrutture. La seconda è la sburocratizzazione per assicurare ad imprese e cittadini tempi e risultati certi - ha affermato Tondo, ricordando che ha fissato per il 4 luglio la Giornata della Sburocratizzazione, ovvero l'ascolto di tutte le categorie per recepire come snellire il sistema normativo -. Il terzo tema - ha proseguito - è quello dell'internazionalizzazione delle nostre imprese, che non significa la delocalizzazione, nulla di più che produrre altrove a prezzo più basso, ma acquisire fette di mercato importanti e strategiche".
In merito all'innovazione, il governatore del Friuli Venezia Giulia ha sostenuto di volere "non più una fiera ma una task force sul territorio che coinvolga anche le banche per scoprire quei talenti nascosti impossibilitati a valorizzarsi da soli".
"Il mio punto di riferimento è difendere il paesaggio culturale, sociale ed ambientale già ampiamente pregiudicato - ha invece sottolineato Galan - ed all'interno di questo contesto evoluto innovare, integrare e realizzare le infrastrutture. Le opere pubbliche - ha concluso - dovremo farle meglio di quanto visto negli anni passati".
UNIVERSITA' UNITA - "Il mondo dell'Università - ha infine evidenziato il presidente del Friuli Venezia Giulia, rispondendo ad una domanda del pubblico - è spesso molto conservatore. Tuttavia, approfittando del nuovo contesto, ho lanciato una sfida ai due atenei di Udine e Trieste, auspicando di essere in grado di proporre un sistema unito a livello nazionale ed internazionale".
ARC/FC