Economia: Bini, confronto con Confcommercio e Comuni sui distretti
Udine, 7 feb - "Un ulteriore passo avanti nella condivisione
del percorso per far decollare i Distretti del commercio e
cogliere quegli aspetti migliorativi che possono rendere più
efficaci i progetti, perseguendo il modello di dialogo finora
adottato". Così l'assessore regionale alle Attività produttive e turismo,
Sergio Emidio Bini, ha definito l'incontro svoltosi oggi a Udine
su iniziativa di Confcommercio, a cui hanno preso parte il
presidente di Confcommercio Udine, Giovanni Da Pozzo, il vice
presidente Fabio Passon e i sindaci dei Comuni inclusi nei
distretti Tresemane, Udine, Gemonese, Palmarino, Friuli
orientale, Tarvisiano. "I distretti aggregano un mondo che crea ricchezza - ha affermato
Bini - e rappresentano uno strumento che abbiamo fortemente
voluto e che dimostra quanto la Regione abbia a cuore il settore
del terziario e dei servizi. In questa legislatura abbiamo messo
a disposizione un miliardo di euro per il mondo produttivo di cui
il 50 per cento sono andati al comparto del commercio e del
turismo. Dopo l'emergenza pandemica e le misure di ristoro, ora
lavoriamo ad un piano industriale per confermare e rafforzare la
crescita economica di tutto il territorio regionale". Quanto al supporto delle associazioni di categoria, l'assessore
ha sollecitato Comuni e attività economiche "a cogliere l'invito
a ricorrere alle competenze del Catt FVG per la realizzazione dei
progetti, avvalendosi dei loro qualificati professionisti, di cui
ho potuto apprezzare la preparazione in questi cinque anni". Bini ha rimarcato poi quanto la risposta ricevuta ad oggi sia
stata più che positiva "con un ampio numero di Comuni che ha
sottoscritto protocolli di intesa per la creazione dei distretti". "La Regione - ha ribadito l'assessore - ha stanziato una prima
tranche di 6 milioni di euro per sostenere le progettualità
presentate dai distretti". L'assessore ha inoltre invitato i Comuni a "non confondere queste
progettualità con la concertazione: il distretto nasce per far sì
che gli imprenditori tornino ad investire nei centri storici,
motivo per cui la norma è stata migliorata, inserendo un vincolo
di investimento a favore delle imprese". Infine, un accenno alla recente legge sul commercio "anche in
questo caso - ha sottolineato Bini - l'Amministrazione regionale
ha voluto incidere profondamente sulla semplificazione, tagliando
diecimila procedure burocratiche a carico delle imprese".
ARC/SSA/gg
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