Ucraina: Riccardi, buona parte profughi ospitati da rete connazionali
Riunione con governatore, vice, Roberti, Pizzimenti, sindaci e
prefetti Fvg con il capo dipartimento della Protezione civile
Palmanova, 5 apr - "Buona parte dei profughi ucraini presenti
in Friuli Venezia Giulia si appoggia per l'accoglienza a una rete
di connazionali che già vivono nella nostra regione. Si tratta di
un sistema che non potrà garantire stabilmente nel tempo
un'ospitalità di queste dimensioni, per questo bisogna prepararsi
a gestire la situazione". Lo ha detto oggi il vicegovernatore con delega alla Protezione
civile, Riccardo Riccardi, nel corso della riunione plenaria del
Comitato regionale per le emergenze che si è tenuta nella sede
operativa della Protezione civile Fvg di Palmanova a cui ha
partecipato il governatore Massimiliano Fedriga in
videoconferenza e il capo del dipartimento della Protezione
civile nazionale Fabrizio Curcio. Presenti tra gli altri, oltre
ai rappresentanti dei Comuni capoluogo e delle prefetture, anche
gli assessori regionali Pierpaolo Roberti (Sicurezza) e Graziano
Pizzimenti (Infrastrutture). Riccardi, ripercorrendo i temi trattati nel corso della riunione
del Comitato, ha sottolineato che "siamo di fronte a una
situazione legata all'incertezza del conflitto bellico. In questo
quadro si sta operando per la registrazione delle persone e della
loro anagrafe sanitaria, mentre per l'accoglienza viene
utilizzato il sistema straordinario che fa capo alle Prefetture e
ai Comuni". Relativamente alle cifre Riccardi, ricordando come la regione
rappresenti nella fattispecie una zona di transito (circa il 60
per cento degli ucraini diretti in Italia è passato per il Friuli
Venezia Giulia), ha parlato di circa 4mila profughi presenti nel
territorio regionale, la cui maggioranza, come detto, si appoggia
per l'accoglienza a una propria rete parentale o amicale che vive
in Friuli Venezia Giulia. "Su questo punto l'obiettivo - ha rilevato l'assessore Roberti -
è quello di farsi trovare pronti una volta che questa rete nel
corso del tempo si indebolisca, non riuscendo più a garantire
l'ospitalità a queste persone, tra i quali va considerato il
rilevante numero di minori (il 40 per cento del totale degli
arrivi), in qualche caso anche non accompagnati". Stessa preoccupazione da parte dell'assessore Pizzimenti, il
quale ha rilevato che la domanda di casa da parte dei nuclei
familiari provenienti dall'Ucraina potrà diventare sempre più
significativa a fronte del protrarsi del conflitto e della
precarietà dell'accoglienza garantita dai cittadini ucraini che
già risiedono in regione.
ARC/GG
Ucraina: Riccardi, buona parte profughi ospitati da rete connazionali