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23.02.2021 13:57

Consorzi: Bini a Cosef, va superata fase commissariale ex Aussa-Corno

Udine, 23 feb - "I consorzi sono il braccio operativo delle politiche industriali della Regione e tra questi il Cosef può esprimere un ruolo di forte sviluppo delle aziende friulane anche alla luce delle opportunità maturate con la nuova norma SviluppoImpresa".
È il concetto espresso dall'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, in un confronto con i vertici del Consorzio di sviluppo economico per l'area del Friuli (Cosef) che detiene oltre 18 milioni di metri quadrati di superficie tra Alto Friuli, Cividale del Friuli, Zona industriale udinese e Zona industriale dell'Aussa Corno, conta 306 imprese insediate e quasi 9mila addetti.
Il principale tema trattato riguarda il superamento della fase commissariale che interessa l'ex Consorzio Aussa Corno (Ziac), nonché alcune problematiche infrastrutturali, quale il pescaggio del canale di accesso dalla Laguna, e la definizione della destinazione futura da attribuire alle aree sottoposte a procedura di bonifica. "Questo è un passaggio cruciale - ha ribadito l'assessore - anche in considerazione dei forti investimenti che l'Amministrazione regionale ha posto sul ritorno alla piena operatività di quell'area e sul futuro sviluppo di tutto il Cosef".
Il confronto si è quindi esteso alla definizione degli obiettivi e del cronoprogramma per l'investimento di 4 milioni di euro riconosciuti al consorzio con la legge di Stabilità per il triennio 2021-2023. "L'obiettivo di questo importante investimento voluto dalla Regione è la realizzazione di una nuova struttura che operi come centro servizi nella zona industriale di Udine - ha precisato Bini - per favorire la nuova occupazione anche mediante l'ottimizzazione dei processi formativi e l'evoluzione delle modalità produttive. Sono convinto che i consorzi tutti debbano offrire dei servizi ad alto valore aggiunto alle aziende, servizi che diventino una delle voci portanti dei bilanci consortili".
Il presidente del Cosef, Claudio Gottardo, ha evidenziato le possibilità di sviluppo che possono derivare dalla valorizzazione di alcuni lotti di insediamento in Alto Friuli e nel cividalese, così come da aree attualmente ubicate fuori dal perimetro del consorzio udinese sulle quali è necessaria una ricognizione generale per comprenderne appieno la disponibilità e l'interesse di sviluppo sul territorio.
"Questo Consorzio ha delle potenzialità enormi su cui la Regione sta puntando moltissimo, considerandolo uno dei fattori che può contribuire a rendere il Friuli Venezia Giulia un territorio appetibile per gli investitori" ha concluso Bini. ARC/SSA/ep