Trieste, 14 apr - Le nuove frontiere del concetto di
invecchiamento attivo. La capacità di unire innovazione
tecnologica e sociale per sviluppare nuovi modelli che prevengano
l'esclusione e l'abbandono, soprattutto dei soggetti più esposti.
Il ribaltamento del cliché che tratteggia l'invecchiamento come
una fase necessariamente crepuscolare, per mettere in evidenza
invece le nuove opportunità offerte da un contesto sociale
inclusivo, accogliente e capace di assecondare le esigenze di
tutti, anche degli anziani.
Sono i temi principali dell'Active and Assisted Living Forum
(AAL) 2020, che, come annunciato dall'assessore regionale alla
Formazione, istruzione e ricerca Alessia Rosolen, si svolgerà a
Trieste tra il 3 e il 5 novembre prossimi.
"Parte da Trieste - ha spiegato l'esponente dell'esecutivo
Fedriga - la sfida che intende capovolgere alcuni luoghi comuni e
restituire speranza, fiducia e prospettiva ai nostri cittadini,
anche in considerazione del prossimo futuro. Trieste è la città
che, probabilmente, riassume al meglio i concetti del forum: è
noto come l'età media sia elevata e stia progressivamente
alzandosi ed è altrettanto evidente come qui abbiano sede alcune
tra le principali eccellenze scientifiche del panorama nazionale
e internazionale".
Il Forum è l'evento annuale di punta del più ampio programma AAL
che dal 2008 si svolge ogni anno in un paese membro diverso.
L'evento si propone di presentare e condividere le conoscenze nel
campo dell'invecchiamento attivo e sano, costituendo un
importante luogo di networking per ricercatori, professionisti
della cura, aziende attive nella silver economy ed esperti di
politiche. L'area espositiva all'interno del Forum offre una
piattaforma per le soluzioni digitali disponibili, che
contribuiscono a migliorare la qualità della vita degli anziani e
di chi si prende cura di loro. Sarà organizzato un concorso in
stile hackathon per promuovere l'innovazione sociale
nell'invecchiamento attivo e in buona salute.
Tra i principali argomenti proposti dal Forum figurano la
costruzione di una piattaforma per l'innovazione e il
cambiamento, l'allineamento dei sistemi sanitari alle esigenze di
una popolazione che invecchia (basandosi sulle conoscenze
emergenti dall'epidemia di Coronavirus del 2020), la solidarietà
intergenerazionale e un bilancio socio-economico dell'impatto
degli investimenti nell'invecchiamento in buona salute
"Nei prossimi mesi, la Regione Friuli Venezia Giulia - ha
spiegato Alessia Rosolen - proseguirà in un percorso che ci
consente di approfondire la conoscenza di temi di estrema
rilevanza e delicatezza, anche e soprattutto sotto il profilo
sociale: da ESOF 2020 al progetto della Learning Region, passando
dal testo unico della famiglia che verrà redatto nei prossimi
mesi, il nostro obiettivo è mettere al centro dell'agenda
politica la famiglia nella sua accezione più ampia, nella piena
consapevolezza del ruolo imprescindibile che le persone anziane
rivestono nella nostra comunità. Queste settimane stanno ponendo
l'accento con vigore sull'esigenza di trovare soluzioni che
prevengano e attenuino fenomeni quali l'isolamento e altre
patologie connesse alle difficoltà di interazione con la
società".
Il Forum vedrà la partecipazione di esperti regionali, nazionali
e internazionali e darà luogo a confronti pubblici, workshop e
momenti di discussione che, al termine, consentiranno la
redazione di un nuovo e innovativo piano per l'invecchiamento
attivo.
Questo il link del Programma AAL http://www.aal-europe.eu/
ARC/com/al
L'assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen, in una foto d'archivio
Foto Regione FVG