Cooperazione: Fedriga, Fvg difende diritto fondamentale a non migrare
Trieste, 22 nov - "È inaccettabile che una persona perda il
diritto di vivere nella propria terra, inaccettabile che perda il
diritto a preservare la propria cultura e tradizioni per vivere
in una condizione di sradicamento dalle proprie origini e dalla
propria famiglia. Per questo nella nuova norma sulla cooperazione
internazionale abbiamo inserito il diritto fondamentale a non
migrare che il Friuli Venezia Giulia contribuisce a difendere con
il suo piccolo contributo progettuale".
Queste le parole del governatore Massimiliano Fedriga,
intervenuto oggi all'Università di Trieste alla conferenza finale
sul progetto di cooperazione internazionale "Diamo un futuro agli
Yazidi".
Il progetto, promosso e coordinato da UniTs attraverso il
dipartimento di Scienze della Vita e sviluppato insieme
all'Ateneo di Udine, è stato avviato nel 2016 per dare sostegno
agli Yazidi. Attraverso un intervento diretto nel Kurdistan
iracheno sono state sostenute le popolazioni vittime della
violenza dell'Isis, mettendo in campo, da un lato, un programma
di sostegno psico-sociale a donne e bambini vittime e,
dall'altro, una mappatura del patrimonio storico e culturale
distrutto durante l'avanzata dell'Isis.
Dopo aver ringraziato le due università per il lavoro svolto,
Fedriga ha espresso "soddisfazione per i risultati di tale
iniziativa, che dimostrano l'impegno regionale per la
cooperazione internazionale che contraddistingue il Friuli
Venezia Giulia nel panorama italiano ed europeo".
"Si tratta - ha aggiunto il governatore - di risultati raggiunti
grazie alla collaborazione tra istituzioni del territorio e che
vanno a costituire iniziative non isolate bensì inserite in un
contesto nazionale e internazionale, in cui una distribuzione
sussidiaria dei progetti tra i vari enti è elemento di successo
come avvenuto in questo caso".
Fedriga ha ricordato come "in questo modo di agire si inserisce
anche il programma Terra di Ninive - Parten, iniziativa congiunta
Maeci-Friuli Venezia Giulia per la salvaguardia dello
straordinario patrimonio culturale della Mesopotamia
settentrionale attraverso Maia, la Missione archeologica italiana
in Assiria promossa dall'Università di Udine".
La drastica riduzione dei servizi essenziali nel settore nord
occidentale di Iraq e Siria ha portato centinaia di famiglie
sfollate ad abbandonare il proprio Paese per tentare la fortuna
con gli sbarchi verso l'Europa. La popolazione yazidi presente al
momento nel Kurdistan iracheno è di circa 400mila persone
distribuite nei vari campi di sfollamento. Sono 100mila gli
yazidi partiti sulle rotte migratorie per raggiungere l'Europa
dal 2014 ad oggi.
"Queste persone ci chiedono di dare loro una mano a ricostruirsi
un futuro nel proprio Paese" ha detto ancora il governatore,
portando l'esempio di un sindaco di una comunità del Burkina
Faso. "Incontrandolo - ha ricordato Fedriga - ci ha chiesto di
finanziare progetti per formare i tutor necessari a rilanciare
attività di artigianato, agricoltura e piccolo commercio per
ricreare un'economia in quei territori".
ARC/SSA/fc
Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, interviene all'Università di Trieste alla conferenza finale sul progetto di cooperazione internazionale "Diamo un futuro agli Yazidi" - Trieste, 22 novembre 2019
Foto ARC Savi
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.