Trieste, 24 set - "L'esperienza dell'Ambito triestino, con le
sue peculiarità, conferma che la maggior parte dei problemi
relativi alle fragilità si trovano all'esterno dell'ospedale. Ed
è per questo motivo che nella pianificazione regionale ci deve
essere un adeguato riequilibrio di risorse dal sistema
ospedaliero a quello sociosanitario".
Lo ha detto oggi a Trieste il vicegovernatore con delega alla
Salute e alle politiche sociali del Friuli Venezia Giulia,
Riccardo Riccardi, a margine dell'incontro con l'Ambito
territoriale costituito dal Comune di Trieste e rappresentato
dall'assessore al Sociale Carlo Grilli.
Riccardi ha sottolineato l'importanza, in questa fase di
riscrittura della legge, della ricerca di un'unità d'intenti tra
tutti i soggetti che compongono il sistema: sindacati, operatori
e associazioni del Terzo settore. "L'obiettivo - ha spiegato il
vicegovernatore - è quello di spostare pezzi di spesa per poter
disporre di un'organizzazione che agevoli il lavoro di tutti
coloro che sono impegnati nell'erogazione di una serie di servizi
sociosanitari che saranno sempre più richiesti dal territorio".
In quest'ottica Riccardi ha rimarcato come questi incontri con
gli Ambiti si stiano rivelando estremamente preziosi per la
raccolta delle indicazioni di chi opera in prima linea
nell'affrontare alcuni fattori che contraddistinguono la comunità
regionale, e quella triestina in particolare, come ad esempio la
presenza di una parte sempre più consistente di cittadini anziani
a rischio di autosufficienza.
A confermare l'analisi del vicegovernatore i dati illustrati
dall'assessore Grilli, che rappresentano un incremento a Trieste
delle problematiche tipiche dell'età avanzata connesse ad aspetti
legati alla salute. A ciò si associa un decremento demografico
che ha portato la città, dal 1992 al 2018, alla perdita di oltre
26mila abitanti. Altrettanto significativo l'aumento degli utenti
seguiti dal sistema del welfare dal 2015 al 2017, che segna un
più 22,79 per cento, per un investimento complessivo di oltre 82
milioni di euro registrato lo scorso anno.
Grilli ha inoltre segnalato una crescita della disabilità,
evidenziata dal numero degli studenti seguiti all'interno delle
scuole cittadine (da quelle dell'infanzia alle superiori): si è
passati infatti dai 250 del 2013 ai 660 di quest'anno. Un accento
particolare l'assessore comunale lo ha messo sui minori e, più
specificamente, sul fatto che il lavoro dei servizi sociali del
Comune di Trieste sia fortemente indirizzato "all'obiettivo che
il bambino rimanga con i propri genitori. Infatti 1500 sono i
minori supportati dalla nostra struttura all'interno del nucleo
familiare, mentre solo per una minima parte dei casi viene
individuato un percorso diverso".
Tra gli altri temi affrontati, anche l'analisi fatta propria dal
Comune di Trieste, oltre che dall'Anci Fvg, ovvero del fatto che
si presenta necessario un riequilibrio tra la spesa sociale e
sociosanitaria con quella puramente sanitaria o ospedaliera,
"altrimenti - ha sostenuto Grilli - si va incontro a un sotto
finanziamento complessivo rispetto al fabbisogno reale dei
servizi e delle famiglie. Tale riequilibrio va progressivamente,
ma con urgenza, rimodulato".
A questo proposito, Riccardi ha confermato il massimo impegno per
attuare quel cambiamento che, in primo luogo, necessita di una
presa di coscienza di tutto il sistema, per renderlo capace di
uscire dalle logiche delle rendite di posizione e da quelle
ispirate dalla ricerca del consenso immediato, "altrimenti - ha
concluso - il pericolo è quello di perdere in futuro una sfida
che riguarda la salute e la qualità della vita dei cittadini di
questa regione".
ARC/GG/ep