Già coinvolti tutti gli attori del sistema
Trieste, 21 lug - "Potenziamento della formazione per prevenire
gli infortuni sul lavoro. Rafforzamento delle misure per il
reinserimento lavorativo di chi ha subito danni permanenti dopo
un trauma. Definizione di un codice per la sicurezza negli
appalti. E ancora, contrasto al dumping sociale dei lavoratori
stranieri sul nostro territorio. Effettuazione di controlli
incrociati nei cantieri grazie alla collaborazione con Inail,
Inps e Ispettorato territoriale del Lavoro, con particolare
attenzione alle situazioni più a rischio, con commesse
subappaltate e ricorso a contratti precari e scarsamente
tutelati". Così Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro,
Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, anticipa
alcune delle linee guida del "Piano complessivo per la sicurezza
sul lavoro" che prenderà forma all'inizio dell'autunno.
"In questi giorni - spiega Rosolen - abbiamo incontrato i vertici
dell'Inail, guidati dal direttore regionale Fabio Loffaro,
dell'Inps, con il direttore regionale Stefano Ugo Quaranta, e
dell'Ispettorato territoriale del Lavoro di Trieste e Gorizia,
retto da Nicolina Cavallaro, con cui abbiamo condiviso le
valutazioni emerse nel confronto con le segreterie regionali di
Cgil, Cisl e Uil. L'obiettivo è sottoscrivere un protocollo con
tutti questi soggetti, coinvolgendo anche le parti sociali, le
parti datoriali e le categorie economiche per redigere un Piano
che tuteli i lavoratori e, di conseguenza, sostenga le imprese in
un percorso di rispetto delle norme e di correttezza
amministrativa".
L'assessore mette in evidenza che "sono stati riportati numeri
fortemente preoccupanti rispetto alle condizioni di sicurezza cui
vengono esposti soprattutto i lavoratori degli appalti, con
irregolarità di diversa gravità che riguardano il 75% dei
cantieri, e accarezzano la soglia del 65% nelle visite
ispettive". Di conseguenza "imprimere un giro di vite ai
controlli sulla sicurezza significa altresì avviare azioni
politiche e amministrative per esorcizzare la diffusione del
dumping sociale: vogliamo interrompere il flusso di contratti
irregolari che prevedono retribuzioni inferiori rispetto agli
standard fissati dalla contrattazione collettiva di settore.
Questo fenomeno, purtroppo diffuso, consiste nella stipula di
accordi al ribasso dal punto di vista economico, che gli
stranieri sono disposti ad accettare, tagliando fuori dal mercato
i lavoratori italiani".
"Effettueremo verifiche rigorose e severe - aggiunge l'assessore
- anche sull'erogazione di ammortizzatori sociali: inammissibile
che ci siano stranieri che percepiscono misure di sostegno al
reddito dall'Italia quando vanno sistematicamente all'estero.
Anche questa è sicurezza: stop alle truffe".
"Interverremo anche sui contratti stagionali, sui cantieri, e,
più in generale, nelle situazioni maggiormente esposte al
pericolo di elusione degli obblighi normativi. E abbiamo già
posto le basi per mettere in campo altre azioni, di concerto con
tutta l'Amministrazione regionale".
"Purtroppo - conclude - la sicurezza sul lavoro è un tema che,
colpevolmente, è stato sottovalutato, frammentato e suddiviso tra
direzioni e assessorati diversi. Questo aspetto non deve
diventare un alibi: lavoreremo assieme per creare un modello
Friuli Venezia Giulia efficace ed efficiente. Tramite questo
percorso, diventeremo la prima Regione in Italia a sottoscrivere
un Piano organico, completo, che unisce formazione, prevenzione,
controlli, misure per il reinserimento e precise direttive per la
definizione degli appalti, con tutti i soggetti e gli istituti
nazionali".
ARC/PPD/ppd