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25.11.2015 18:38

AMBIENTE: SARA VITO, ARPA DEVE AFFIANCARE SISTEMA SOCIO-ECONOMICO FVG

Trieste, 25 nov - "L'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) del Friuli Venezia Giulia garanzia della tutela dell'ambiente e a vantaggio dell'intera comunità". Lo ha ribadito oggi al Palazzo municipale di Palmanova l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito all'incontro L'ARPA che cambia. Quali prospettive di sviluppo nel nuovo contesto normativo? in cui è stata presentata la nuova struttura organizzativa e il Piano di sviluppo strategico 2016-2018 dell'ARPA FVG.

Al convegno - organizzato con lo scopo di condividere i temi ambientali con amministratori locali e altri soggetti pubblici interessati - l'assessore Sara Vito ha inoltre ricordato che "è fondamentale che l'ARPA faccia accurati controlli ma è importante anche che la nuova Agenzia possa affiancare sempre più gli Enti pubblici, i privati, il sistema produttivo regionale, in un percorso di crescita verso un modello di sviluppo sempre più sostenibile. Valorizzare e tutelare l'ambiente vuol dire anche creare occasioni di crescita e sviluppo per l'intero Friuli Venezia Giulia".

Per Vittorino Boem, presidente della IV Commissione consiliare, "la nuova riorganizzazione dell'ARPA è un tassello in un contesto di revisione complessiva della macchina regionale", che deve adattarsi a quelle che sono le richieste di cittadini e amministratori pubblici.

Ed è su questo aspetto che si è soffermato il sindaco di Palmanova Francesco Martines nel suo intervento di saluto: "penso che l'ARPA debba e possa svolgere un ruolo fondamentale nel guidare e accompagnare le scelte e i processi che Regione, privati e Autonomie locali attiveranno, cercando di trovare in ogni decisione il giusto equilibrio fra la necessità di sviluppo e la salvaguardia dell'ambiente".

Il direttore generale dell'ARPA Luca Marchesi ha quindi illustrato qual è il peso complessivo delle attività svolte dall'Agenzia. "Nel 2014, ARPA ha partecipato a 41 conferenze di servizio ai fini delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA), a 52 conferenze ai fini delle bonifiche; ha effettuato 14 interventi in pronta disponibilità e 117 visite ispettive; sono stati analizzati 30.000 campioni per complessivi 300.000 parametri". Numeri molto importanti per una regione relativamente piccola, ma dove l'attenzione sull'ambiente è mantenuta alta. Per Marchesi, "l'Agenzia cambia perché è cambiato il contesto normativo, ma resta saldamente ancorata al territorio".

Il Piano di riorganizzazione prevede, infatti, la costituzione di centri di responsabilità ad alta specializzazione su base regionale che consentiranno una maggior efficienza rispetto al precedente assetto, rigidamente ancorato alla dimensione provinciale. Sarà mantenuta una forte presenza dell'Agenzia sul territorio, con un'articolazione che garantisca il presidio su aree con caratteristiche ambientali omogenee. Verrà dato inoltre nuovo impulso alla realizzazione del Laboratorio unico.

Il cambiamento organizzativo è dovuto anche alle modifiche del contesto normativo nazionale. Le Agenzie regionali per la Protezione dell'Ambiente sono nate, infatti, in risposta a un referendum del 1993 che aveva scorporato le funzioni di tutela dell'ambiente dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e rappresentano l'ultimo anello di un sistema coordinato di tutela che ha come vertice l'Agenzia Europea per l'Ambiente (AEA) e, in ambito nazionale, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Le Agenzie regionali nascono tra il 1995 e il 2006; in Friuli Venezia Giulia l'ARPA è stata costituita nel 1998. Proprio per i forti connotati territoriali, ogni Regione ha dato vita a una sua Agenzia in modo autonomo, attribuendo funzioni e organizzazione proprie.

Ed è per questo che oggi, a 20 anni dalla nascita delle prime Agenzie (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Province di Trento e di Bolzano), è molto sentita la necessità di rivedere l'impostazione complessiva, al fine di realizzare un vero sistema nazionale di protezione dell'ambiente e di armonizzare tra loro le recenti riforme dell'ordinamento statale, dall'abolizione delle Province alla Riforma della Pubblica Amministrazione, dalla Riforma della Protezione civile all'istituzione di un servizio meteo nazionale, fino alla nuova legge sugli ecoreati.

ARC/RM/com

 
all'incontro "L'ARPA che cambia. Quali prospettive di sviluppo nel nuovo contesto normativo?", rilasciate a Palmanova il 25 novembre 2015