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19.11.2014 15:18

AMBIENTE: VITO, È OK LA QUALITÀ DELL'ARIA NELLA ZONA DELLA CENTRALE A2A DI MONFALCONE

Monfalcone, 19 nov - La concentrazione degli inquinanti presenti nell'aria attorno alla Centrale termoelettrica A2A di Monfalcone non presenta variazioni significative tra i periodi in cui l'impianto è in attività e quelli in cui è spento ed è, comunque, al di sotto dei limiti di legge.

È questa la conclusione a cui è giunta la campagna di monitoraggio condotta nel periodo dal 9 aprile al 4 luglio 2014 dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) per conto dell'Amministrazione regionale. I risultati dell'indagine sono stati presentati oggi a Monfalcone dall'assessore regionale all'Ambiente del Friuli Venezia Giulia Sara Vito in un incontro che si è svolto nella sala consiliare del Municipio, presenti il sindaco di Monfalcone Silvia Altran, il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta, il direttore scientifico dell'ARPA FVG Fulvio Daris, con il responsabile del dipartimento di Gorizia Ettore Salvagni che ha illustrato i risultati della campagna di monitoraggio.

Il periodo dell'indagine non è stato scelto a caso: infatti, dal 24 marzo al 4 maggio l'impianto della A2A è stato spento per eseguire alcuni interventi di manutenzione ed è stato quindi rimesso in funzione per arrivare a regime il 7 maggio. "Anche se il fermo dell'impianto è stato di breve durata - ha detto l'assessore - e quindi l'indagine si è svolta in un periodo limitato, abbiamo voluto cogliere questo momento unico come contributo alla conoscenza. Il nostro obiettivo è raccogliere tutti i dati possibili nell'ambito di un'azione continua di monitoraggio e indagine sulla qualità dell'ambiente e sulla salute nel territorio di Monfalcone, ribadendo così l'attenzione della Regione per le istanze delle istituzioni e dei cittadini".

Vito ha confermato in particolare l'impegno ad approfondire le analisi sui metalli pesanti, esigenza emersa nello studio dell'ARPA presentato oggi. Il sindaco e il presidente della Provincia hanno sottolineato la collaborazione delle istituzioni sul tema dell'impatto della Centrale A2A e il cambio di passo della nuova Amministrazione regionale su questo aspetto, come dimostra anche la recente indagine, promossa dalla Regione, sul biomonitoraggio dei licheni in collaborazione con l'Università di Trieste.

Per la campagna di monitoraggio l'ARPA ha utilizzato un mezzo mobile di rilevamento dell'inquinamento atmosferico, collocandolo in via dell'Agraria a Monfalcone, a circa 1,2 chilometri in linea d'aria della Centrale in direzione Sud-Ovest. Un campionatore di polveri sottili, inoltre, è stato sistemato nell'area del campo sportivo comunale, a 300 metri dalla Centrale, in direzione Nord-Ovest. Le rilevazioni con il mezzo mobile e con il campionatore di polveri sottili si sono aggiunte a quelle delle due centraline fisse di via Duca d'Aosta (di proprietà dell'ARPA) e di via Natisone (di proprietà di A2A ma in gestione all'ARPA).

Nell'indagine, i dati così raccolti sono stati posti a confronto con due centraline della rete di Udine, collocate in aree tipiche rispettivamente di un centro urbano e di un'area intensamente trafficata. Sono stati presi in considerazione tre parametri: biossido di azoto, monossido di azoto, materiale particolato PM10 (polveri sottili). Per quanto riguarda le polveri sottili, sono stati analizzati al loro interno anche due elementi specifici: gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e i metalli.

I dati sono risultati sempre al di sotto dei limiti di legge anche se - come si precisa nello studio - per alcuni parametri le norme stabiliscono un periodo di rilevazione superiore a quello effettuato nello specifico monitoraggio dell'ARPA a Centrale accesa e spenta. L'indagine ha quindi consentito di ricavare una fotografia della situazione ambientale nel periodo preso in esame, ma non di fare confronti con i limiti di legge (che, a Monfalcone, sono stati comunque sempre rispettati, come confermano i dati raccolti costantemente dalle due centraline fisse dell'ARPA).

Queste le conclusioni sui singoli parametri presi in considerazione:
Biossido di azoto: in tutti i siti la media del periodo si è attestata su valori decisamente inferiori al limite di 40 microgrammi per metro cubo e non si è registrato nessun superamento del valore limite orario per la protezione della salute umana di 200 microgrammi. I valori rilevati a Centrale spenta e in funzione sono sovrapponibili;
Monossido di azoto: i valori sono decisamente contenuti in tutti i punti di misura, anche nel sito di via Agraria più prossimo all'impianto della A2A. Le concentrazioni non mostrano variazioni apprezzabili nelle due condizioni di Centrale spenta e in funzione;
Materiale Particolato PM10 (polveri sottili): i dati non presentano particolari criticità. La media del periodo si è attestata su valori decisamente inferiori al limite di 40 microgrammi per metro cubo e nel corso della campagna non è stato mai superato il valore limite giornaliero di 50 microgrammi che la legge attuale stabilisce non debba venire superato più di 35 volte all'anno. Le concentrazioni delle polveri sottili a Centrale spenta e accesa mostrano delle differenze non significative e non consentono, quindi, di affermare che vi sia un impatto legato all'impianto;
Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) nelle polveri sottili: la concentrazione media di Benzo(a)pirene rispetta il valore obiettivo fissato dalla legge come media annua. Tutti gli IPA analizzati mostrano valori inferiori alla media annua trovata nel 2013 nella centralina urbana di Udine. Non si notano variazioni nelle concentrazioni degli IPA tra la situazione di Centrale spenta e in funzione;
Metalli nelle polveri sottili: le concentrazioni dei metalli rilevate nelle polveri sottili non hanno evidenziato impatti evidenti dovuti alla Centrale termoelettrica. Nello studio si indica comunque la necessità di approfondimenti sulla presenza di alcuni metalli, a causa del numero limitato di campioni analizzati.

ARC/PF

 
alla presentazione del Monitoraggio della qualità dell'aria in relazione ai rilievi sulla Centrale termoelettrica A2A, rilasciate a Monfalcone il 19 novembre 2014
eseguito dall'ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente del FVG