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14.10.2014 18:07

AMBIENTE: VITO, IL "TAVOLO ISONZO" PER UNA GESTIONE TRANSFRONTALIERA

Gorizia, 14 ott - La Regione Friuli Venezia Giulia punta a costituire un vero e proprio "Tavolo Isonzo" per coordinare le varie competenze, da quelle ambientali a quelle di pianificazione territoriale, in modo da arrivare ad una gestione ottimale del fiume, in un rinnovato dialogo con la vicina Slovenia.

Lo ha confermato l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito aprendo, oggi a Gorizia a Palazzo Attems Petzenstein il convegno "Isonzo: un fiume da amare", organizzato per presentare i risultati del 'Laboratorio Isonzo' attivo nel biennio 2010-2012 su iniziativa della Regione che ha coinvolto anche l'Autorità di Bacino per individuare le proposte condivise sulla gestione del fiume. L'Isonzo, come è stato sottolineato nel corso del convegno, è infatti il più importante corso d'acqua transfrontaliero in Italia, con un bacino idrografico che per due terzi ricade in territorio sloveno.

L'appuntamento di Palazzo Attems Petzenstein è stato organizzato dalla Regione, assieme alla Provincia di Gorizia, al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e alla Convenzione delle Alpi. Sono intervenuti, assieme all'assessore regionale Sara Vito, il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta con la vicepresidente Mara Cernic, il console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste Ingrid Sergas, numerosi tecnici sia italiani che sloveni.

"L'Isonzo - ha sottolineato l'assessore Vito - è un fiume ricco di valori: rappresenta uno straordinario patrimonio non solo dal punto di vista ambientale e della biodiversità ma anche da quello storico-culturale". "Con questo incontro di Gorizia - ha aggiunto Vito - abbiamo voluto creare un momento di confronto pubblico su tutto ciò che si sta facendo per il fiume, per arrivare a un Tavolo che riprenda il lavoro del 'Laboratorio Isonzo', che ha rappresentato un'importante esperienza di partecipazione e di confronto".

Il convegno ha permesso infatti di presentare i risultati delle attività del 'Laboratorio Isonzo', sia per quanto riguarda il modello idraulico per la gestione degli interventi di manutenzione, sia per il monitoraggio e la previsione delle piene, fino all'analisi della qualità delle acque. Sono state anche illustrate, da parte dei partner italiani e sloveni, le attività in corso e future, e in particolare il progetto CAMIS - Attività coordinate per la gestione del fiume Isonzo, che rientra nell'ambito dei Programmi di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013.

A cura del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è stato inoltre presentato il progetto Nexus (Water-Food-Energy-Ecosystem), promosso nell'ambito della Convenzione delle Alpi per coniugare domanda di acqua e sostenibilità.

ARC/PF

 
rilasciate a margine del convegno "Isonzo: un fiume da amare", a Palazzo Attems Petzenstein a Grizia il 14 ottobre 2014