Trieste, 10 feb - "In questi giorni si dibatte dell'opportunità del dedicare Giornate della memoria e dei ricordi che rischiano di divenire dei meri riti istituzionali. Rispetto a ciò verrebbe da dire 'beata la Nazione che non ha bisogno di questi momenti', se ciò significasse che nella cultura di ciascuno di noi e delle nuove generazioni c'è la conoscenza e consapevolezza della nostra storia, il rispetto delle memorie di ciascuno, la salda volontà di non ripetere gli errori del passato". "Fino a quel momento i momenti istituzionali come l'odierna Giornata del Ricordo - ha dichiarato l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti - che in qualche modo costringono a ricordare ma anche a riflettere e discutere, restano preziosi. Il Giorno del Ricordo deve ampliare la conoscenza dei complessi eventi del fronte orientale che, forse unico in Europa, ha vissuto immediatamente, in poche ore, la frattura dell'alleanza fra le quattro potenze vincitrici e chi ne ha subito le pesanti conseguenze: conseguenze tragicamente pagate dai connazionali istriani, fiumani e dalmati più che da chiunque altro". "E' nostro fondamentale compito evitare che le giovani generazioni non conoscano e non comprendano i nostri trascorsi, che non abbiano la consapevolezza del nostro passato per poter arrivare ad un futuro che non veda più gli stessi errori". ARC/RM
