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15.02.2012 

LAVORO: PROROGATO "STATO DI CRISI" PER SETTORE LEGNO GORIZIA

Trieste, 15 feb - Sarà prorogata fino al 31 dicembre di quest'anno la "situazione di grave difficoltà occupazionale" per il settore del legno e arredamento nel territorio della provincia di Gorizia, in base alla legge regionale 18 del 2005. Lo ha deciso all'unanimità il Tavolo di concertazione convocato oggi a Trieste dall'assessore regionale al Lavoro Angela Brandi.
Il settore del legno-arredamento nell'Isontino riguarda un numero limitato di imprese insediate nell'area attorno a Cormons, che risentono dei contraccolpi delle difficoltà dell'area contigua del Manzanese. La gestione della situazione di crisi, come ha spiegato l'assessore, ha permesso un miglioramento del comparto, con il calo per esempio del numero di ore di cassa integrazione autorizzate, anche se permangono alcuni segnali negativi. Per questo si è deciso di prorogare la dichiarazione di "situazione di grave difficoltà occupazionale", in scadenza il 31 marzo prossimo, fino alla fine dell'anno, parificando i tempi di gestione della crisi della provincia di Gorizia con quelli del "triangolo della sedia" del Manzanese. Il Tavolo di concertazione ha anche espresso parere positivo, sempre all'unanimità, sulla concessione della cassa integrazione in deroga per i lavoratori di due imprese, la Euroform di Fontanafredda (PN) e la Tecnolgeno di Zoppola, sempre in provincia di Pordenone, rispettivamente per quattro e 13 dipendenti.
Entrambe le crisi, ha ricordato l'assessore Angela Brandi, hanno avuto un esito positivo. Dopo la messa in liquidazione delle due società, è stato possibile cedere o affittare i rami d'azienda ad altri imprenditori, che stanno gradualmente riassorbendo tutta la manodopera. Anche per gli ultimi lavoratori, per i quali è stata concessa la cassa integrazione in deroga per alcuni mesi, vi è un impegno all'assunzione da parte dei nuovi soggetti subentrati. È stato infine esaminato il Programma Operativo (PPO), strumento di programmazione annuale delle risorse del FSE-Fondo Sociale Europeo, che ha una dotazione per l'anno in corso di 50,2 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 19,3 per gli ammortizzatori in deroga nel quadro dell'accordo fra la Regione e il Governo centrale. ARC/PF