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12.12.2004 13:57

CULTURA: ANTONAZ VISITA MOSTRA TS SU ALCIDE DE GASPERI

Trieste, 12 dic - Si chiude oggi la mostra dedicata ad "Alcide de Gasperi - Un Europeo venuto dal futuro", ospitata nella sede dell'Opera Figli del Popolo di Palazzo Vivante a Trieste, per iniziativa dell'Opera stessa e con il supporto e la collaborazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione De Gasperi.
La rassegna, che ora sarà trasferita a Firenze ed è già stata allestita a Roma, Trento, Berlino e Bari, è stata visitata questa mattina dall'assessore regionale alla Cultura Roberto Antonaz, che l'ha definita "uno spaccato concreto del dopoguerra a Trieste, in Italia ed in Europa visto attraverso gli occhi della generazione che l'ha vissuto".
"Mi ha colpito l'utilizzo della tecnologia - ha detto Antonaz ricordando i trenta schermi su cui scorrevano foto, filmati e riproduzioni di documenti - ma anche e soprattutto la ricchezza di documenti, fotografie, manifesti e scritti esposti, tutti di grandissimo interesse storico".
Innestata l'una sull'altra, la mostra su De Gasperi e "43-54 - Gli anni dell'attesa" (dedicata agli anni che vanno dall'occupazione nazista di Trieste alla fine del Governo alleato, passando per i 40 giorni dell'occupazione titina) sono state volute per colmare il vuoto, da più parti rilevato, lasciato dalle celebrazioni del cinquantenario, osserva il consigliere regionale di maggioranza Cristiano Degano, oggi a Palazzo Vivante assieme all'assessore Antonaz. "Soprattutto - nota Degano - si è voluto così dare adeguato risalto al ruolo di figure essenziali come monsignor Santin, Gianni Bartoli, don Edoardo Marzari (presidente del Cnl e fondatore dell'Opera figli del popolo) e lo stesso De Gasperi, che tanto ha contribuito per la riunificazione di Trieste all'Italia".
La mostra su De Gasperi, visitata da moltissimi studenti provenienti da tutta la regione, era stata inaugurata lo scorso I dicembre dal presidente della Fondazione De Gasperi, senatore Giulio Andreotti che aveva ricordato come uno dei grandi crucci dello statista fosse stato la consapevolezza di non poter assistere alla riunificazione dl Trieste all'Italia (De Gasperi sarebbe morto due mesi prima).
ARC/Luciana Versi Zambonelli