Notizie dalla Giunta


09.11.2007 13:05

ARE: APPROVATA "DICHIARAZIONE DI UDINE"

Udine, 9 nov - Rispettare, e incoraggiare, le identità regionali e il principio di sussidiarietà, in particolare dando alle Regioni la responsabilità e i mezzi finanziari per progettare e controllare le politiche che hanno un impatto sulle identità regionali, come quelle sulla protezione delle lingue minoritarie, in quanto sono le Regioni che meglio possono garantire la loro protezione e promozione.
Riconoscere che l'identità regionale e il principio di sussidiarietà sono fattori chiave nello sviluppo di regioni coese e forti; dunque nuove realtà regionali non dovrebbero essere generate solo sulla base di considerazioni statistiche ma dovrebbero anche rispettare le esistenti identità regionali.
Riconoscere e fornire supporto al ruolo delle Regioni nella loro azione di sviluppo (in aggiunta alle esistenti identità nazionali) di un'identità europea basata su di un comune rispetto per i diritti umani, la libertà, la democrazia, l'eguaglianza (inclusa l'eguaglianza di genere), la legalità, il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà, la giustizia sociale, i poteri condivisi, la sussidiarietà e la diversità.
Ridurre la capacità della Commissione europea di utilizzare la politica degli aiuti di Stato per limitare il sostegno accordato dalle Regioni alle loro politiche nel campo della cultura, dei mezzi di comunicazione e dell'educazione; ciò anche per quanto riguarda gli accordi internazionali commerciali, come ad esempio le negoziazioni GATS. Allo stesso tempo devono essere rispettate le obbligazioni derivanti dalla Convenzione dell'UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali.
Sono dunque quattro le "richieste" formulate nella "dichiarazione di Udine" dell'Assemblea delle Regioni d'Europa presieduta da Riccardo Illy, che oggi sono state approvate dai delegati ARE per essere trasmesse alle istituzioni comunitarie e ai Governi nazionali.
Nel documento, che rimarca il ruolo delle Regioni per il consolidamento di identità forti in Europa, viene in particolare sottolineato che Regioni "forti", fiere delle loro identità (di cui intendono elevarne il potenziale), contribuiscono a un'Europa forte e vitale, più competitiva e attrattiva nel contesto globale. Se Regioni forti emergono da identità regionali forti (e una forte identità nazionale può essere un fattore nella costruzione di Paesi forti) così un'Europa forte richiede un chiaro senso dell'identità europea.
La creazione di una tale identità contribuirà a migliorare la legittimità democratica della Ue e a incrementare la partecipazione dei cittadini alla vita europea.
Affinché l'identità europea possa emergere con successo si deve quindi tener conto della diversità delle identità regionali. Solo coltivando e proteggendo le tante identità che esistono in Europa saremo capaci - sottolineano infine le Regioni dell'ARE - di preservare la diversità che contraddistingue l'Europa e che rappresenta il "nostro vantaggio competitivo". La diversità che emerge dalla conservazione e dall'integrazione delle identità è il miglior strumento per l'innovazione e per la crescita economica, sociale e culturale dell'Europa.
ARC/RM