Prot.civile:Riccardi, accordo transfrontaliero modello cooperazione Ue
Il Fvg protagonista a Bruxelles alla Settimana europea delle
città e delle regioni Bruxelles, 15 ott - "La sicurezza e assistenza dei cittadini in
casi di emergenza non puo' avere confini. L'abbiamo provato
davanti agli incendi boschivi o nel superare la pandemia.
Affrontare l'incertezza significa lavorare insieme, superare i
confini amministrativi e costruire un sistema di Protezione
civile che metta al centro sicurezza e prevenzione. Un altro
esempio è l'accordo che abbiamo appena rinnovato con Veneto e
Carinzia nell'ambito dell'Euregio Senza Confini va esattamente in
questa direzione e può rappresentare sicuramente un modello
europeo di cooperazione". Con queste parole l'assessore regionale alla Protezione civile,
Riccardo Riccardi, è intervenuto oggi a Bruxelles al panel
"Regioni e municipalità in azione: affrontare l'incertezza
attraverso la prevenzione, la preparazione e la protezione dei
territori transfrontalieri europei", organizzato nell'ambito
della Settimana europea delle Città e delle Regioni. Riccardi ha illustrato i contenuti del nuovo accordo sottoscritto
l'11 aprile scorso a Venezia, che rafforza la collaborazione tra
Friuli Venezia Giulia, Veneto e Land Carinzia e resterà in vigore
fino al 2035. L'intesa consolida il lavoro congiunto avviato più
di dieci anni fa e prevede lo scambio in tempo reale di dati e
allerte, la gestione integrata delle chiamate di emergenza
tramite il Numero Unico 112 e la notifica reciproca in caso di
emergenze transfrontaliere come incendi boschivi o calamità
naturali. "Grazie alla sua posizione strategica al confine con Austria e
Slovenia, il Friuli Venezia Giulia riveste un ruolo centrale
nella cooperazione internazionale di protezione civile - ha
spiegato Riccardi -. La dimensione transfrontaliera ci permette
di attivare sinergie operative e protocolli condivisi con i Paesi
vicini, promuovendo una gestione coordinata delle emergenze". In
questo quadro, l'assessore ha ricordato le esercitazioni
congiunte che hanno visto protagonisti operatori italiani,
austriaci e sloveni, come quella antincendio boschivo a Podkoren
in Slovenia, che nel 2025 ha coinvolto circa 100 operatori, e la
simulazione sismica transfrontaliera del progetto Interreg
GOin4SAFETY, che ha visto impegnati circa 500 operatori.
Fondamentali sono inoltre lo scambio di dati in tempo reale su
eventi sismici, alluvionali o ambientali, i progetti europei per
sviluppare sistemi comuni di allerta e la pianificazione
congiunta attraverso tavoli tecnici permanenti. Sugli obiettivi concreti dell'accordo, Riccardi ha sottolineato
che "due tra i risultati più significativi del protocollo
figurano la drastica riduzione dei tempi di attivazione dei
soccorsi e la possibilità di gestire le chiamate di emergenza con
traduzione simultanea in più lingue. Questo consente di calibrare
con maggiore precisione le attività di intervento, superando le
barriere linguistiche e migliorando l'efficacia complessiva della
risposta operativa". L'assessore ha concluso rimarcando come l'intesa rappresenti "un
modello concreto di cooperazione europea, capace di coniugare
prossimità ai cittadini e risposta rapida alle emergenze. Si
tratta di un impegno che rafforza il senso di comunità tra
territori vicini, che condividono rischi ma anche soluzioni.
Lavorare insieme significa proteggere meglio i nostri cittadini e
contribuire a costruire un'Europa più sicura e solidale. Tutto
ciò affonda le radici nel sistema della Protezione civile
regionale del Friuli Venezia Giulia che è diventato un modello a
livello nazionale e che può mettere a disposizione degli attori
protagonisti in Europa la propria esperienza per rafforzare il
modello comunitario".
ARC/AL/pph
Protozione civile: Riccardi, accordo transfrontaliero modello cooperazione Ue