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15.10.2025 13:32

Prot.civile:Riccardi, accordo transfrontaliero modello cooperazione Ue

Il Fvg protagonista a Bruxelles alla Settimana europea delle città e delle regioni
Bruxelles, 15 ott - "La sicurezza e assistenza dei cittadini in casi di emergenza non puo' avere confini. L'abbiamo provato davanti agli incendi boschivi o nel superare la pandemia. Affrontare l'incertezza significa lavorare insieme, superare i confini amministrativi e costruire un sistema di Protezione civile che metta al centro sicurezza e prevenzione. Un altro esempio è l'accordo che abbiamo appena rinnovato con Veneto e Carinzia nell'ambito dell'Euregio Senza Confini va esattamente in questa direzione e può rappresentare sicuramente un modello europeo di cooperazione".
Con queste parole l'assessore regionale alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, è intervenuto oggi a Bruxelles al panel "Regioni e municipalità in azione: affrontare l'incertezza attraverso la prevenzione, la preparazione e la protezione dei territori transfrontalieri europei", organizzato nell'ambito della Settimana europea delle Città e delle Regioni.
Riccardi ha illustrato i contenuti del nuovo accordo sottoscritto l'11 aprile scorso a Venezia, che rafforza la collaborazione tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Land Carinzia e resterà in vigore fino al 2035. L'intesa consolida il lavoro congiunto avviato più di dieci anni fa e prevede lo scambio in tempo reale di dati e allerte, la gestione integrata delle chiamate di emergenza tramite il Numero Unico 112 e la notifica reciproca in caso di emergenze transfrontaliere come incendi boschivi o calamità naturali.
"Grazie alla sua posizione strategica al confine con Austria e Slovenia, il Friuli Venezia Giulia riveste un ruolo centrale nella cooperazione internazionale di protezione civile - ha spiegato Riccardi -. La dimensione transfrontaliera ci permette di attivare sinergie operative e protocolli condivisi con i Paesi vicini, promuovendo una gestione coordinata delle emergenze". In questo quadro, l'assessore ha ricordato le esercitazioni congiunte che hanno visto protagonisti operatori italiani, austriaci e sloveni, come quella antincendio boschivo a Podkoren in Slovenia, che nel 2025 ha coinvolto circa 100 operatori, e la simulazione sismica transfrontaliera del progetto Interreg GOin4SAFETY, che ha visto impegnati circa 500 operatori. Fondamentali sono inoltre lo scambio di dati in tempo reale su eventi sismici, alluvionali o ambientali, i progetti europei per sviluppare sistemi comuni di allerta e la pianificazione congiunta attraverso tavoli tecnici permanenti.
Sugli obiettivi concreti dell'accordo, Riccardi ha sottolineato che "due tra i risultati più significativi del protocollo figurano la drastica riduzione dei tempi di attivazione dei soccorsi e la possibilità di gestire le chiamate di emergenza con traduzione simultanea in più lingue. Questo consente di calibrare con maggiore precisione le attività di intervento, superando le barriere linguistiche e migliorando l'efficacia complessiva della risposta operativa".
L'assessore ha concluso rimarcando come l'intesa rappresenti "un modello concreto di cooperazione europea, capace di coniugare prossimità ai cittadini e risposta rapida alle emergenze. Si tratta di un impegno che rafforza il senso di comunità tra territori vicini, che condividono rischi ma anche soluzioni. Lavorare insieme significa proteggere meglio i nostri cittadini e contribuire a costruire un'Europa più sicura e solidale. Tutto ciò affonda le radici nel sistema della Protezione civile regionale del Friuli Venezia Giulia che è diventato un modello a livello nazionale e che può mettere a disposizione degli attori protagonisti in Europa la propria esperienza per rafforzare il modello comunitario". ARC/AL/pph