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05.10.2025 17:56

Batiscafo Trieste: Roberti, in esposizione un pezzo di storia città

Trieste, 5 ott - "Nel dopoguerra partì la corsa dell'uomo verso gli ambienti più inaccessibili, dallo spazio alle profondità del mare: per quanto riguarda queste, il batiscafo Trieste sicuramente ha rappresentato un'eccellenza ed è strettamente legato al capoluogo non solo dal nome. Riportarne una riproduzione esatta in Piazza Unità in occasione della Barcolana e poi lasciarla in esposizione nel Museo della Guerra per la Pace 'Diego de Henriquez' è un elemento importante e un bel messaggio perché ci ricorda quanto ci sia ancora da scoprire dei fondali marittimi del nostro pianeta".
Lo ha commentato l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti alla cerimonia per inaugurare l'esposizione della fedele riproduzione del batiscafo Trieste, il cui originale è custodito nel Museo Navale di Washington, realizzata a Bergamo dall'azienda M23.
Il mezzo stabilì un primo record toccando 3.150 metri di profondità nella fossa del Tirreno, davanti a Ponza, nel 1953, con a bordo lo scienziato svizzero Auguste Piccard e suo figlio Jacques. Sette anni più tardi raggiunse il punto più basso dei mari del pianeta, la Fossa delle Marianne, meno 10.916. A bordo c'erano Jacques Piccard e Don Walsh, militare della Us Navy.
Trieste ha avuto un ruolo importante nella storia del batiscafo perché fu grazie al consiglio del collezionista Diego de Henriquez che il mezzo fu costruito nei Cantieri Riuniti dell' Adriatico di Trieste e Monfalcone, con la cabina pressurizzata forgiata alle Acciaierie Terni. ARC/EP/gg