Festival Cambiamento: Fedriga, evento cruciale per futuro Europa
Il presidente ha partecipato a Gorizia alla presentazione
dell'evento che si terrà l'8 ottobre Gorizia, 23 set - "Il Festival del Cambiamento, nel cuore di
Gorizia Capitale europea della Cultura insieme a Nova Gorica, è
occasione per riflettere sulle trasformazioni globali. Un
appuntamento di grande rilievo per la nostra comunità che
affronta temi cruciali per il futuro dell'Europa e del mondo:
parlare oggi di pace giusta significa riconoscere che la pace non
è soltanto assenza di conflitti, ma presenza di giustizia,
dialogo e rispetto della dignità umana. In un tempo segnato da
incertezze e tensioni geopolitiche, Gorizia diventa simbolo e
laboratorio di convivenza, capace di mostrare come territori di
confine possano trasformarsi in ponti di cooperazione. Il Friuli
Venezia Giulia intende rafforzare questo ruolo, contribuendo a
elaborare idee e proposte che guardino al futuro con
responsabilità e visione." È il messaggio lanciato dal governatore Massimiliano Fedriga alla
presentazione del "Festival del Cambiamento: Gorizia città della
pace giusta", l'evento internazionale organizzato dalla Camera di
commercio Venezia Giulia assieme a International strategic
network (Isn) e MedOr Italian Foundation, in collaborazione con
la Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio di Unioncamere e
dell'Università di Trieste, in programma a Gorizia mercoledì 8
ottobre. L'iniziativa sarà articolata su quattro panel: il primo avrà come
tema centrale il futuro dell'Europa in un contesto di crisi
multiple; il secondo, invece, si concentrerà sull'impatto
economico dei conflitti mentre il terzo esplorerà il ruolo del
multilateralismo e della diplomazia. Infine l'ultima sessione
sarà animata da una serie di testimonianze di giornalisti e
inviati di guerra. Fedriga ha rimarcato che "l'esistenza o meno di una pace giusta è
l'interrogativo che accompagnerà i diversi relatori, offrendo
spunti di confronto e di analisi su scenari internazionali che ci
coinvolgono da vicino, come il ruolo che l'Imec, il corridoio
economico India-Medio Oriente-Europa, potrà avere nel processo di
ricostruzione post-bellico. Si tratta di un'infrastruttura che
rappresenterà una piattaforma logistica essenziale a livello
globale. Allo stesso tempo, non possiamo non considerare i
riflessi che nuovi equilibri geopolitici possono avere
sull'economia dei territori e in particolare sul nostro sistema
portuale e logistico. Basti pensare alle nuove rotte commerciali,
come quella polare, che rischiano di ridimensionare il ruolo del
Canale di Suez e di conseguenza anche i traffici mediterranei, da
sempre centrali. In un contesto di blocchi e di contrapposizioni
che non hanno ancora assunto una definizione chiara e definitiva,
la nostra regione deve continuare a riflettere e a prepararsi,
valorizzando i propri asset strategici". Il governatore ha quindi osservato che "un ulteriore valore
aggiunto del Festival sarà la presenza di giornalisti che, come
Fausto Biloslavo, portano testimonianze dirette dai fronti di
guerra. La loro esperienza ci ricorda quanto sia importante
distinguere i fatti dalla propaganda, perché troppo spesso oggi
assistiamo a narrazioni manipolate che rischiano di disorientare
i cittadini. Non dobbiamo proporre verità assolute, ma offrire
punti di vista diversi per stimolare quella coscienza critica che
consente un giudizio il più possibile aderente alla realtà". Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, il
presidente della Camera di commercio Venezia Giulia Antonio
Paoletti, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, in
videocollegamento l'inviato speciale dell'Italia per il Corridoio
India-Medio Oriente-Europa (Imec) e socio fondatore
dell'International strategic network (Isn) Francesco Maria Talò e
i giornalisti e inviati di guerra Fausto Biloslavo e Andrea
Romoli.
ARC/MA/al
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