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10.09.2025 14:07

Adriatronics: Bini-Rosolen, cessione azienda e salvi 333 posti

Trieste, 10 set - Nella riunione di oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) è stato annunciato l'accordo per la cessione, con la forma del trasferimento di ramo d'azienda, da parte di Fair Cap dello stabilimento di Adriatronics (ex Flextronics) alla Star Tech Industries srl, partecipata al 50 per cento da Star Tech Ventures (filiale italiana di Mountain X, fondo di venture capital per l'aerospaziale e la difesa a duplice uso) e al 50 per cento da Segner Limited (partner strategico e titolare della proprietà intellettuale di Newphotonics, azienda attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di semiconduttori di circuiti integrati fotonici per i data center dell'era dell'intelligenza artificiale).
Ne danno notizia gli assessori regionali Alessia Rosolen (Lavoro) e Sergio Emidio Bini (Attività produttive), presenti oggi al tavolo romano con il ministro Adolfo Urso.
Come hanno spiegato i due rappresentanti della Giunta regionale, la cessione prevede l'integrale salvaguardia dei 333 dipendenti in forza ad Adriatronics, con prospettive di incremento dell'organico fino a 420 unità. L'operazione, inoltre, porterà in Friuli Venezia Giulia oltre 70 milioni di investimenti e lo sviluppo di attività di manufacturing chip, consolidando così il ruolo del territorio nelle filiere più innovative e strategiche a livello internazionale.
Nelle more del confronto sindacale previsto dalla legge, Rosolen e Bini hanno espresso soddisfazione per il prospettarsi di una soluzione coerente con la linea di azione che le istituzioni, le parti sociali e il territorio hanno condiviso fin dall'inizio della vertenza, nata dal disimpegno di Flextronics dallo stabilimento giuliano con modalità non condivise e non compatibili con i principi di responsabilità sociale verso il territorio e di leale collaborazione con le istituzioni.
"La linea di azione - hanno rimarcato Bini e Rosolen - è sempre stata quella di individuare una soluzione che garantisse continuità industriale e occupazionale allo stabilimento e tutelasse la professionalità delle maestranze".
Nel corso della complessa vertenza, come hanno sottolineato gli assessori, l'Amministrazione regionale non ha mancato di rimarcare quando tali garanzie risultassero assenti, continuando ad operare affinché si creassero le condizioni per valorizzare adeguatamente il sito giuliano e i suoi dipendenti attraverso l'individuazione di un soggetto in grado di assicurare produzione e occupazione. In questo senso, gli assessori regionali hanno ringraziato il Mimit che - sempre in condivisione - ha costantemente presidiato a livello politico e tecnico il tavolo, favorendone l'esito positivo.
"La Regione - hanno concluso Bini e Rosolen -, con i propri strumenti di politica industriale e del lavoro, opererà per favorire il nuovo insediamento e garantire il sostegno alla riqualificazione di tutti i lavoratori in forza, affinché le loro competenze vengano adeguate alle nuove attività previste dal piano industriale". ARC/GG/ma