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23.07.2025 13:01

Dragaggi: Scoccimarro, ad agosto ripristino quota fondale Porto Nogaro

Investimenti anche per sicurezza navigazione
Trieste, 23 lug - "I lavori per il ripristino a Porto Nogaro della quota del fondale a 7,5 metri partiranno nella seconda metà di agosto. Negli ultimi quattro anni, ovvero da quando la competenza è passata all'assessorato all'Ambiente, abbiamo investito 12 milioni di euro".
Lo ha confermato l'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro nell'incontro che si è svolto stamattina a Trieste con i rappresentanti di Confindustria Udine, Capitaneria di Porto, oltre ai tecnici della direzione regionale Infrastrutture e territorio, per fare il punto sullo stato dei lavori di dragaggio a Porto Nogaro.
"La Regione è al fianco degli operatori economici per favorire impresa e sviluppo. Da sette anni a questa parte non abbiamo mai negato il confronto: siamo sempre stati disponibili, dagli assessori ai dirigenti. Per questo, a pochi giorni dal previsto incontro operativo, ci dichiariamo stupiti e perplessi delle dichiarazioni di un operatore, soprattutto alla luce della mole di lavoro svolta in questi ultimi anni" ha rimarcato Scoccimarro.
Per questo la Regione si appresta a fare anche nuovi investimenti: "verranno installati nuovi mareografi che restituiranno in tempo reale dati sull'andamento del medio mare da cui sviluppare un nuovo sistema dinamico per la gestione del transito delle imbarcazioni. Ulterori strumentazioni, sviluppate in accordo con la capitaneria, potranno garantire una navigazione più sicura" ha annunciato l'assessore.
Scoccimarro ha poi ricordato come dal 2019 l'area di atterraggio a mare fosse sotto sequestro. Nonostante ciò, grazie a un lavoro costante e sinergico tra le istituzioni, si è riusciti ad accedervi già nel 2022, un anno prima del dissequestro, garantendo celerità ad iter ambientali molto complessi, sui quali gravavano anche diversi avvisi di garanzia, tutti conclusisi con assoluzione piena.
"Si tratta di un impegno economico e professionale significativo, a garanzia delle imprese del nostro territorio. Proprio per questo, anche in virtù delle interlocuzioni sempre attive tra me, la Direzione, le autorità competenti e i portatori d'interesse privati, risultano particolarmente stonate alcune parole, soprattutto a meno di una settimana dall'incontro già fissato in Regione per illustrare loro gli sviluppi" ha puntualizzato l'assessore.
Dal 2021 ad oggi, da quando la direzione Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile ha assunto la competenza sui dragaggi per l'asta del Corno, a servizio di Porto Nogaro, sono stati eseguiti tre interventi di dragaggio e uno per la ricostruzione delle teste delle dighe foranee e dei relativi segnalamenti luminosi.
L'investimento complessivo sostenuto finora ammonta a 6,5 milioni di euro, con una movimentazione di circa 140.000 metri cubi di sedimenti. In ordine cronologico, l'intervento iniziato nell'agosto 2023 e concluso nel novembre dello stesso anno, finalizzato alla rimozione dei sedimenti che riducevano il pescaggio nella zona del canale di atterraggio a mare, ha avuto un costo di 3,9 milioni di euro riportando la profondità a 7,5 metri. Purtroppo, appena venti giorni dopo, due mareggiate verificatesi tra novembre e dicembre avevano già ridotto il fondo, in alcune tratte, a 6,9 metri.Nella legge di stabilità 2025 sono stati stanziati ulteriori 6,4 milioni di euro per il ripristino dei fondali a Porto Buso e lungo l'asta del Corno. "Il concessionario conosce bene l'iter per la realizzazione di un'opera pubblica di dragaggio: carotaggi, analisi, ottenimento di numerosi pareri, il tutto nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica.
Come detto, la Direzione ha accelerato ed è in grado di garantire che entro la metà di agosto inizieranno i lavori per il ripristino della quota di -7,5 metri nella zona delle mede elastiche. Successivamente, in autunno, l'intera asta del Corno sarà oggetto di un ulteriore intervento per garantire la medesima profondità lungo tutto il tratto, con un'ulteriore spesa di 2,5 milioni di euro".
"La Regione ha messo in campo fondi, energie e professionalità, inclusa l'istituzione di un commissario straordinario, per sbloccare una situazione, quella dei dragaggi, che rischiava di incancrenirsi" ha concluso Scoccimarro. ARC/SSA/al