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23.06.2025 14:00

Att. produttive:Bini, impianto riciclo sale modello economia circolare

Il progetto promosso dal Consorzio San Daniele Dop è stato inaugurato oggi a Trasaghis. Zannier: "Ulteriore valore aggiunto per il prodotto".
Trasaghis, 23 giu - "Il nuovo impianto per il riciclo e la valorizzazione del sale esausto, promosso dal Consorzio San Daniele Dop, rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra pubblico e privato e un modello virtuoso e lungimirante di economia circolare, unico nel panorama nazionale ed europeo. Proprio per questo, la Regione ha sostenuto convintamente il progetto, utilizzando congiuntamente strumenti finanziari come i contratti di insediamento, i fondi di rotazione e i Confidi".
Lo ha detto oggi a Trasaghis l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, presente assieme all'assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier all'inaugurazione del nuovo impianto per il recupero e la valorizzazione degli scarti salini derivanti dalla produzione del Prosciutto di San Daniele Dop. Una struttura pensata per trattare e rigenerare due tipologie di rifiuti - il sale solido esausto e la salamoia - trasformandoli in prodotti riutilizzabili nell'ambito del trattamento stradale antighiaccio, della concia delle pelli e dell'industria. Il tutto secondo un modello di economia circolare che riduce sensibilmente i costi di smaltimento e l'impatto ambientale.
Come è stato spiegato in occasione del taglio del nastro, sin dai primi anni Duemila la gestione coordinata per il trattamento del sale e della salamoia per i produttori del San Daniele prevedeva il conferimento dei materiali di scarto a impianti abilitati fuori regione. Grazie a questo intervento, gli automezzi che partono da San Daniele del Friuli percorrono oggi solo 35 km tra andata e ritorno, con una riduzione stimata dell'88% delle distanze e una conseguente diminuzione del 90% delle emissioni di Co2.
"Questo impianto - ha commentato Bini - è la dimostrazione che la sostenibilità ambientale può portare benefici alla comunità, al territorio e al tessuto produttivo quando è intesa non come vincolo a priori, bensì come motore di nuovo sviluppo economico. L'intervento è ancor più significativo perché ha permesso il recupero di un capannone sito nel comune di Trasaghis, valorizzando così la locale zona industriale".
L'assessore Zannier ha sottolineato come l'avvio del nuovo impianto contribuisca "non solo a promuovere concretamente l'ecosostenibilità, ma anche ad aumentare la visibilità e la riconoscibilità del prodotto. Un ulteriore valore aggiunto difficilmente rintracciabile nell'attività dei 'competitors'". ARC/PAU/al