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23.06.2025 11:23

Uniud: Rosolen, master Euroculture ha visione internazionale


Udine, 23 giu - "Incontri internazionali come questo arricchiscono il tessuto culturale del nostro territorio, stimolando il dialogo e aiutandoci a guardare al futuro con mentalità innovativa. Siamo orgogliosi di ospitare in questa settimana 70 studenti provenienti da oltre 30 Paesi europei ed extra-europei, che avranno l'opportunità di conoscere il Friuli Venezia Giulia e le sue peculiarità multiculturali. In un mondo sempre più connesso, dove i confini culturali e professionali si fondono, il percorso di internazionalizzazione portato avanti dalle Università rappresenta una reale necessità da continuare a promuovere a favore dei giovani".
È il messaggio portato dall'assessore regionale all'Università Alessia Rosolen alla cerimonia di apertura dell'Intensive Programme del Master Erasmus Mundus Euroculture, organizzato dall'Università di Udine.
Si tratta di un Master universitario biennale di I livello, impartito interamente in lingua inglese, che mira ad analizzare la dimensione europea dei problemi sociali, a comprendere il funzionamento delle istituzioni e organizzazioni europee e a riflettere sugli aspetti culturali e sui fattori che giocano un ruolo rilevante nel processo d'integrazione europea. È offerto congiuntamente da un consorzio di 12 Atenei europei ed extra-europei, tra cui l'Università di Udine che quest'anno è sede ospitante dell'Intensive Programme di fine semestre: da oggi al 28 giugno gli studenti coinvolti visiteranno, in particolare, il capoluogo friulano e le città di Gorizia e Nova Gorica, in collegamento con l'evento Go!2025.
"Gli scambi internazionali sono importanti non solo per rendere i giovani più attraenti nel mercato del lavoro, ma anche per le Università stesse e i territori - ha affermato Rosolen nel corso dei saluti istituzionali, alla presenza del rettore di Uniud Roberto Pinton e dell'assessore comunale Andrea Zini in rappresentanza del Comune di Udine -. Ospitare studenti stranieri, oltre che una scelta didattica, è un investimento in 'soft power', visibilità internazionale e relazioni esterne".
"La Regione - ha proseguito l'assessore - è particolarmente impegnata in progetti che possano promuovere la mobilità internazionale dei giovani. Intendiamo continuare a promuovere e sostenere attivamente l'internazionalizzazione della formazione, ponendo l'attenzione specialmente sulle opportunità offerte dall'Ue in termini di transnazionalità, interdisciplinarietà e partecipazione civica". ARC/PAU/al