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20.06.2025 18:09

Salute: Fedriga, 40 mln per incentivi a personale servizio sanitario

Riccardi: strategia che premia tutto il personale tenendo conto delle diverse responsabilità
Trieste, 20 giu - "L'accordo, del valore complessivo di 40 milioni di euro, raggiunto con le sigle sindacali per gli incentivi al personale del servizio sanitario regionale, ci permetterà di consolidare il nostro servizio sanitario, rafforzando le aree risultate più critiche come l'emergenza urgenza, attraverso specifiche incentivazioni rivolte ai professionisti operanti in quel campo".
Lo ha annunciato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che questa mattina, assieme all'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi e al direttore generale dell'Azienda regionale di coordinamento per la Salute (Arcs) Stefano Dorbolò, oltre ai vertici delle aziende sanitarie, ha illustrato gli effetti degli strumenti messi in campo dalla Regione per valorizzare il personale del servizio sanitario regionale, sui quali è stato recentemente trovato l'accordo con le organizzazioni sindacali.
L'importante pacchetto di interventi economici e contrattuali punta a contrastare le difficoltà operative nei servizi disagiati rafforzando meccanismi di attrazione e fidelizzazione del personale, soprattutto nei settori con turni gravosi o sedi meno attrattive, ed è stato sottoscritto da tutte le sigle sindacali del comparto della sanità e dall'85% di quelle della dirigenza. Nello specifico la Regione ha definito un sistema incentivante dal valore complessivo di 36,1 milioni di euro per il 2025 (27 milioni per le politiche d'incentivazione regionali, 6,8 milioni per le indennità del personale di comparto e 2,3 milioni per la dirigenza) a cui si sommano 3,98 milioni per le indennità della dirigenza per gli anni dal 2022 al 2024.
Concretamente gli interventi regionali si traducono per il personale del comparto in aumenti retributivi medi mensili tra 700 e 850 euro per i professionisti della salute in servizio alla Sores, tra i 640 e i 730 euro per quelli dei Pronto soccorsi, anche pediatrici, e dei reparti di Osservazione breve intensiva (Obi), tra 370 e 460 euro per quelli del 118 e delle automediche e tra 120 e 210 euro per quelli operanti in settori critici o disagiati. Gli aumenti per gli assistenti e gli operatori delle medesime strutture oscillano, invece, tra 360 e 45 euro medi mensili, mentre quelli per il personale di supporto tra 200 e 190 euro.
Ai medici e ai dirigenti turnisti dei Pronto soccorsi, anche pediatrici, e dei reparti di Osservazione breve intensiva (Obi) spetta un aumento medio di 1.800 euro lordi mensili per il 2025, 745 euro per il 2024, 570 euro per il 2023 e 240 euro per il 2022, a quelli in servizio alla Sores di 1.700 euro lordi mensili per il 2025, 380 euro per il 2024, 345 euro per il 2023 e 138 euro per il 2022; a quelli del 118 e delle automediche 420 euro per il 2025, 380 euro per il 2024, 345 euro per il 2023 e 138 euro per il 2022, mentre quelli operanti in settori critici o disagiati riceveranno 280 euro per il 2025.
"I fondi messi in campo per gli incentivi per i professionisti della salute dimostrano che Regione Friuli Venezia Giulia non soltanto investe sulla Salute ma continua ad aumentare l'entità degli investimenti, con un'attenzione particolare al personale - ha sottolineato Fedriga -. I dati relativi all'importante incremento delle risorse stanziate per il nostro sistema sanitario sanciscono che non ci sono tagli in alcun ambito, smentendo così le strumentalizzazioni che troppo spesso vengono alimentate su un tema delicato come la sanità".
Analizzando i dati relativi al personale sanitario del Friuli Venezia Giulia è emerso che nel quadriennio 2021-24 complessivamente è stato registrato un incremento di 592 persone con una crescita rilevante tra i medici e gli operatori sociosanitari, mentre per gli infermieri a fronte di 1.796 cessazioni del rapporto di lavoro sono state registrate solo 1.419 assunzioni. Il tetto massimo di spesa per il personale sanitario regionale è passato da 936 milioni di euro nel 2019 a oltre 1,16 miliardi nel 2025, con un incremento di circa 226 milioni di euro. Anche il costo pro-capite del personale ha mostrato un andamento crescente. Un segno tangibile dell'investimento della Regione nella copertura dei fabbisogni.
Il governatore ha rimarcato che "il momento molto complesso vissuto dal sistema sanitario nazionale e i mutamenti in corso nei bisogni dei cittadini ci mettono di fronte alla necessità di attuare delle riforme, a partire da quella legata alla medicina territoriale, che stiamo affrontando assieme al Governo. Basta pensare all'aumento dell'età della popolazione e all'aumento delle problematiche legate alla cronicità per rendersi conto che purtroppo il sistema sanitario per decenni non si è adeguato ai mutamenti della società. Oggi dobbiamo quindi suggellare una nuova alleanza con la Medicina generale al fine di affrontare temi come l'accesso inappropriato ai Pronto soccorso, l'eccessivo aumento di prescrizioni e della carenza di personale, soprattutto infermieristico".
Per quanto concerne i 27 milioni di euro stanziati per il sistema incentivante, oltre 14 milioni di euro sono destinati direttamente al personale sanitario e socio-sanitario e oltre 6,5 milioni alla dirigenza medica e sanitaria, mentre una parte pari a 5,6 milioni è destinata alle aziende che li distribuiranno, sulla base della contrattazione aziendale tra il personale di comparto (2,5 milioni) e la dirigenza (circa 745mila euro), il comparto amministrativo, tecnico e professionale (1,3 milioni), il welfare aziendale (un milione). Infine, poco meno di 837mila euro sono posti in un fondo di riserva per eventuali esigenze straordinarie o aggiustamenti successivi.
L'assessore Riccardi ha evidenziato che si tratta di "una distribuzione delle risorse che esclude la distribuzione a pioggia e mira piuttosto a concentrare le risorse in settori strategici come l'emergenza-urgenza, i servizi critici e disagiati e il welfare aziendale. È la concretizzazione della volontà di sostenere in modo equilibrato e mirato tutte le componenti professionali del sistema, riconoscendo il valore delle attività svolte nei contesti più complessi e garantendo un'adeguata valorizzazione delle risorse umane a livello aziendale e regionale".
Riccardi ha infine sottolineato che "questo risultato è frutto di un lavoro che parte da lontano e si articola attraverso tutte le politiche di bilancio attuate in questi anni, le prese di posizione a favore della nostra autonomia, la cui fondatezza è stata confermata dalla Corte costituzionale, la negoziazione delle risorse con le aziende sanitarie e anche l'istituzione della rete oncologica regionale. Si tratta di una strategia ampia che punta a premiare tutto il personale del nostro sistema sanitario tenendo conto delle responsabilità che sono inevitabilmente diverse in base ai ruoli ricoperti". ARC/MA/gg