Regioni: Fedriga, elezione diretta rafforza democrazia e autonomia
A Venezia il governatore è intervenuto alla presenza del
Presidente Mattarella Venezia, 19 mag - "I venticinque anni dall'elezione diretta
dei Presidenti di Regione rappresentano un passaggio fondamentale
nel rafforzamento della nostra democrazia. È stata una riforma
che ha consolidato il legame tra istituzioni e cittadini, dando
nuovo slancio al principio costituzionale di autonomia e
trasformando le Regioni in attori responsabili, capaci di visione
e protagonisti nella costruzione delle politiche pubbliche: dalla
sanità allo sviluppo, dalla tutela ambientale al governo del
territorio". Lo ha affermato oggi a Venezia il presidente del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo alla quarta edizione
del Festival delle Regioni, alla presenza del Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella. Come ha spiegato il massimo esponente della Giunta regionale, il
modello di governance multilivello resta il più efficace per
affrontare la complessità del nostro tempo. L'esperienza insegna
che soluzioni calate dall'alto spesso non colgono i bisogni reali
dei territori e, anzi, possono accentuare i divari. Le Regioni,
radicate nelle comunità, hanno dimostrato nei momenti più
difficili - dalla pandemia in poi - di saper offrire risposte
tempestive ed efficaci. "È questa, oggi, la vocazione che dobbiamo coltivare con maggior
convinzione - ha aggiunto Fedriga -: fare delle Regioni enti di
governance anticipativa, capaci di elaborare visioni strategiche,
di agire in modo integrato e collaborativo con lo Stato e con
l'Europa, di promuovere una cultura istituzionale aperta e
orientata all'ascolto". Il governatore ha poi sottolineato che un Paese coeso e
competitivo è quello che riconosce nei territori non semplici
destinatari, ma protagonisti del cambiamento. Di fronte a sfide
epocali come il clima, la demografia e le trasformazioni
produttive, non basta garantire servizi: occorre costruire
sviluppo, generare benessere e creare nuove opportunità. Rivolgendosi poi al Capo dello Stato, Fedriga ha dichiarato:
"Come Lei stesso ci ha più volte ricordato, Signor Presidente,
l'ordine internazionale è una realtà dinamica che va interpretata
con lucidità, senza mai rinunciare ai principi, ai valori e ai
diritti che ci tengono uniti. È con questo spirito che abbiamo
scelto di valorizzare le eccellenze del Sistema Paese: per
costruire sviluppo, benessere e nuove opportunità, coniugando
innovazione e radici comuni". In chiusura, Fedriga ha voluto richiamare la centralità della
salute e del benessere come elementi chiave dell'inclusione:
"Riorganizzare la medicina territoriale, investire nella
telemedicina, integrare i servizi sociosanitari: sono tutte
azioni che puntano a mettere la persona al centro del sistema di
cura. Come Conferenza delle Regioni, crediamo in un'idea di
salute che non si limiti ai soli parametri economici, ma che
unisca prevenzione, qualità della vita, educazione e accesso equo
ai servizi. Per questo - ha concluso - rinnovare il nostro
sistema sanitario nazionale significa anche ricostruire fiducia:
nei medici, negli operatori, nei cittadini. Perché la fiducia è
la prima infrastruttura, invisibile ma essenziale, su cui
costruire ogni progetto di futuro".
ARC/GG/pph
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