Cybersicurezza: Fedriga, formazione decisiva per proteggersi
Trieste, 12 mag - "Quando si parla di cybersicurezza, è
fondamentale garantire il massimo livello possibile di
protezione. Tuttavia, non c'è dubbio che la componente formativa
rivesta un ruolo essenziale. Non a caso, eventi come questo vanno
proprio in quella direzione: accrescere la consapevolezza
rispetto all'approccio al digitale. Sapere come ci si muove in
rete significa tutelare non solo se stessi e i propri dati, ma
anche le aziende o gli enti per cui si lavora". Lo ha detto oggi il governatore Massimiliano Fedriga nel corso
della sesta tappa nazionale del roadshow 'Accendiamo la
cybersicurezza. Proteggiamo le nostre imprese' promosso dal
Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria in collaborazione
con l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn). Presenti
all'evento, tra gli altri, l'assessore regionale al Lavoro e alla
Formazione Alessia Rosolen e il vicedirettore di Acn Nunzia
Ciardi. L'iniziativa, rivolta alle piccole e medie imprese italiane, ha
l'obiettivo di rafforzare la consapevolezza e la resilienza
digitale in un contesto sempre più minacciato da rischi
cibernetici. Come ha spiegato il massimo rappresentante della Giunta, il tema
della digitalizzazione rappresenta una priorità, in particolare
nel settore sanitario, dove la Regione ha previsto un grande
investimento: 130 milioni di euro nel triennio, destinati proprio
alla digitalizzazione, con l'obiettivo di sfruttare le nuove
tecnologie per migliorare i servizi ai cittadini. "Inoltre - ha aggiunto il governatore - non solo abbiamo creato
una struttura dedicata alla sicurezza informatica, finanziata
dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con
l'Università di Udine - eccellenza riconosciuta in questo ambito
- ma abbiamo anche investito risorse significative: 4 milioni di
euro direttamente destinati alla cybersicurezza e 10 milioni per
la digitalizzazione dei Comuni". "Quando si parla di consapevolezza, è fondamentale - ha detto
ancora Fedriga - coinvolgere anche le piccole e medie imprese. Le
grandi aziende spesso hanno già strutture in grado di rispondere
in modo adeguato, ma le Pmi incontrano maggiori difficoltà. Per
questo, riteniamo che il settore pubblico, nella fattispecie
attraverso Insiel, la società in house della Regione, debba
supportarle, sia sul fronte della cybersicurezza sia su quello
dell'efficienza energetica". "Ovviamente - ha concluso il governatore - tutto questo richiede
infrastrutture adeguate, ma anche formazione mirata per i singoli
dipendenti. Possiamo avere le migliori tecnologie, ma se mancano
le competenze, restiamo vulnerabili agli errori umani". Da parte sua, il vicedirettore Nunzia Ciardi ha evidenziato una
crescente consapevolezza del rischio cyber, soprattutto tra le
Pmi, ma ha ribadito la necessità di investire nella cultura della
sicurezza digitale. La sfida, in questo senso, è anche culturale:
solo una maggiore consapevolezza potrà rafforzare la resilienza
del sistema economico e sociale, in un contesto di minacce in
continua evoluzione.
ARC/GG/ma
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