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12.05.2025 17:41

Cybersicurezza: Fedriga, formazione decisiva per proteggersi


Trieste, 12 mag - "Quando si parla di cybersicurezza, è fondamentale garantire il massimo livello possibile di protezione. Tuttavia, non c'è dubbio che la componente formativa rivesta un ruolo essenziale. Non a caso, eventi come questo vanno proprio in quella direzione: accrescere la consapevolezza rispetto all'approccio al digitale. Sapere come ci si muove in rete significa tutelare non solo se stessi e i propri dati, ma anche le aziende o gli enti per cui si lavora".
Lo ha detto oggi il governatore Massimiliano Fedriga nel corso della sesta tappa nazionale del roadshow 'Accendiamo la cybersicurezza. Proteggiamo le nostre imprese' promosso dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria in collaborazione con l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn). Presenti all'evento, tra gli altri, l'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Alessia Rosolen e il vicedirettore di Acn Nunzia Ciardi.
L'iniziativa, rivolta alle piccole e medie imprese italiane, ha l'obiettivo di rafforzare la consapevolezza e la resilienza digitale in un contesto sempre più minacciato da rischi cibernetici.
Come ha spiegato il massimo rappresentante della Giunta, il tema della digitalizzazione rappresenta una priorità, in particolare nel settore sanitario, dove la Regione ha previsto un grande investimento: 130 milioni di euro nel triennio, destinati proprio alla digitalizzazione, con l'obiettivo di sfruttare le nuove tecnologie per migliorare i servizi ai cittadini.
"Inoltre - ha aggiunto il governatore - non solo abbiamo creato una struttura dedicata alla sicurezza informatica, finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l'Università di Udine - eccellenza riconosciuta in questo ambito - ma abbiamo anche investito risorse significative: 4 milioni di euro direttamente destinati alla cybersicurezza e 10 milioni per la digitalizzazione dei Comuni".
"Quando si parla di consapevolezza, è fondamentale - ha detto ancora Fedriga - coinvolgere anche le piccole e medie imprese. Le grandi aziende spesso hanno già strutture in grado di rispondere in modo adeguato, ma le Pmi incontrano maggiori difficoltà. Per questo, riteniamo che il settore pubblico, nella fattispecie attraverso Insiel, la società in house della Regione, debba supportarle, sia sul fronte della cybersicurezza sia su quello dell'efficienza energetica".
"Ovviamente - ha concluso il governatore - tutto questo richiede infrastrutture adeguate, ma anche formazione mirata per i singoli dipendenti. Possiamo avere le migliori tecnologie, ma se mancano le competenze, restiamo vulnerabili agli errori umani".
Da parte sua, il vicedirettore Nunzia Ciardi ha evidenziato una crescente consapevolezza del rischio cyber, soprattutto tra le Pmi, ma ha ribadito la necessità di investire nella cultura della sicurezza digitale. La sfida, in questo senso, è anche culturale: solo una maggiore consapevolezza potrà rafforzare la resilienza del sistema economico e sociale, in un contesto di minacce in continua evoluzione. ARC/GG/ma