Economia: Bini, Regione a fianco delle imprese in momento sfidante
L'assessore alla presentazione dei dati semestrali
dell'Osservatorio regionale Udine, 6 mag - "L'evolversi della situazione geopolitica
internazionale continua a creare grande incertezza nel mercato
globale. In questo contesto, i dati del Friuli Venezia Giulia
riguardanti i primi mesi del 2025 fotografano comunque
un'economia regionale resiliente, pronta a reagire alle sfide che
ci attendono". Sono le conclusioni tratte dall'assessore regionale alle Attività
produttive Sergio Emidio Bini alla presentazione dei dati
semestrali dell'Osservatorio sull'economia del Friuli Venezia
Giulia. L'incontro si è svolto nella sede della Camera di
commercio Pordenone-Udine, alla presenza del presidente camerale
Giovanni Da Pozzo e dell'economista Marco Martella, già direttore
della sede di Trieste di Banca d'Italia, che ha analizzato il
quadro internazionale e nazionale. "In un momento come questo le imprese sono chiamate a dimostrare
grande capacità di adattamento ai cambiamenti", ha riflettuto
Bini sottolineando come la recente approvazione dell'Agenda Fvg
Manifattura 2030, il grande piano industriale realizzato dalla
Regione e finanziato con 107,5 milioni di euro, miri proprio a
"sostenere il tessuto imprenditoriale del territorio, individuare
i nuovi mercati emergenti e accompagnare verso di essi le nostre
realtà produttive, favorendone un percorso di crescita
dimensionale e di internazionalizzazione". Tra le principali misure promosse dall'Amministrazione regionale
attraverso l'Agenda, come ha specificato l'assessore, rientrano
anche quelle inerenti all'accesso al credito agevolato. "Uno
strumento di sostegno finanziario con cui la Regione, in questi
ultimi anni, ha aumentato notevolmente le risorse a disposizione
per garantire liquidità e investimenti delle imprese, attraverso
il Frie, il sistema dei Confidi, Friulia e Fvg plus". Dai dati presentati emerge un aumento sensibile delle
esportazioni dal Friuli Venezia Giulia in diversi Paesi
extraeuropei, tra cui Qatar (+465 milioni di euro negli ultimi 5
anni), Arabia Saudita (+113 milioni), Messico (+104 milioni) e
Brasile (+68 milioni). Turchia, Cina, Arabia Saudita, India,
Messico, Brasile, Emirati, Serbia e Sudafrica, in particolare,
forniscono opportunità soprattutto in settori come gomma e
plastica, metalli, tecnologia, elettronica e ottica, apparecchi
elettrici, macchinari, meccanica e mobili, alcuni dei pilastri
dell'export regionale. "In uno scenario globale - ha concluso Bini - in cui l'Unione
Europea rischia di rimanere schiacciata nella guerra commerciale
tra Stati Uniti e Cina, la riforma del 'freno del debito' e
l'imponente piano di investimenti pubblici annunciato dalla
Germania giocheranno un ruolo chiave nella ripresa dell'economia
continentale, anche se i segnali politici arrivati oggi non sono
purtroppo positivi. In ogni caso, la politica monetaria della Bce
di progressiva riduzione dei tassi di interesse attesta
un'inflazione sotto controllo e una ripresa comunque costante".
ARC/PAU/ma
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