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06.05.2025 15:44

Economia: Bini, Regione a fianco delle imprese in momento sfidante

L'assessore alla presentazione dei dati semestrali dell'Osservatorio regionale
Udine, 6 mag - "L'evolversi della situazione geopolitica internazionale continua a creare grande incertezza nel mercato globale. In questo contesto, i dati del Friuli Venezia Giulia riguardanti i primi mesi del 2025 fotografano comunque un'economia regionale resiliente, pronta a reagire alle sfide che ci attendono".
Sono le conclusioni tratte dall'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini alla presentazione dei dati semestrali dell'Osservatorio sull'economia del Friuli Venezia Giulia. L'incontro si è svolto nella sede della Camera di commercio Pordenone-Udine, alla presenza del presidente camerale Giovanni Da Pozzo e dell'economista Marco Martella, già direttore della sede di Trieste di Banca d'Italia, che ha analizzato il quadro internazionale e nazionale.
"In un momento come questo le imprese sono chiamate a dimostrare grande capacità di adattamento ai cambiamenti", ha riflettuto Bini sottolineando come la recente approvazione dell'Agenda Fvg Manifattura 2030, il grande piano industriale realizzato dalla Regione e finanziato con 107,5 milioni di euro, miri proprio a "sostenere il tessuto imprenditoriale del territorio, individuare i nuovi mercati emergenti e accompagnare verso di essi le nostre realtà produttive, favorendone un percorso di crescita dimensionale e di internazionalizzazione".
Tra le principali misure promosse dall'Amministrazione regionale attraverso l'Agenda, come ha specificato l'assessore, rientrano anche quelle inerenti all'accesso al credito agevolato. "Uno strumento di sostegno finanziario con cui la Regione, in questi ultimi anni, ha aumentato notevolmente le risorse a disposizione per garantire liquidità e investimenti delle imprese, attraverso il Frie, il sistema dei Confidi, Friulia e Fvg plus".
Dai dati presentati emerge un aumento sensibile delle esportazioni dal Friuli Venezia Giulia in diversi Paesi extraeuropei, tra cui Qatar (+465 milioni di euro negli ultimi 5 anni), Arabia Saudita (+113 milioni), Messico (+104 milioni) e Brasile (+68 milioni). Turchia, Cina, Arabia Saudita, India, Messico, Brasile, Emirati, Serbia e Sudafrica, in particolare, forniscono opportunità soprattutto in settori come gomma e plastica, metalli, tecnologia, elettronica e ottica, apparecchi elettrici, macchinari, meccanica e mobili, alcuni dei pilastri dell'export regionale.
"In uno scenario globale - ha concluso Bini - in cui l'Unione Europea rischia di rimanere schiacciata nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, la riforma del 'freno del debito' e l'imponente piano di investimenti pubblici annunciato dalla Germania giocheranno un ruolo chiave nella ripresa dell'economia continentale, anche se i segnali politici arrivati oggi non sono purtroppo positivi. In ogni caso, la politica monetaria della Bce di progressiva riduzione dei tassi di interesse attesta un'inflazione sotto controllo e una ripresa comunque costante". ARC/PAU/ma