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04.05.2025 18:19

Eventi: Anzil accoglie a Campoformido Presidente slovacco Pellegrini

"L'eroe slovacco Štefánik fu un europeo ante litteram"
Campoformido, 4 mag - "Il Friuli Venezia Giulia rivolge un caloroso benvenuto al Presidente Pellegrini e alla delegazione slovacca in visita oggi. Siamo qui a Campoformido per onorare la memoria del generale Milan Rastislav Štefánik, scienziato, aviatore, uomo di Stato e, soprattutto, diplomatico capace di costruire ponti fra i popoli. Ricordare il tragico incidente in cui l'eroe slovacco perse la vita significa riconoscere come il sacrificio di pochi possa contribuire a dare forma al futuro di molti e come, persino dalle pagine più dolorose della storia, possa nascere il dialogo fra le nazioni".
Lo ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Mario Anzil, oggi a Campoformido in occasione della visita ufficiale del Presidente della Repubblica Slovacca Peter Pellegrini. Il Capo di Stato slovacco ha visitato il Friuli Venezia Giulia nell'ambito di una missione di lavoro organizzata dal Consolato Onorario della Repubblica Slovacca a Trieste e inserita nel programma della sua visita ufficiale nella Repubblica Italiana.
Il Presidente e la sua delegazione si sono recati al municipio di Campoformido, dove, alla presenza del sindaco Massimiliano Petri, delle autorità militari e civili e delle associazioni d'arma, si è tenuta una cerimonia di deposizione di una corona di fiori presso la targa commemorativa dell'incidente aereo in cui il 4 maggio 1919 il generale slovacco decollò dal locale aeroporto per l'ultima volta insieme ai piloti italiani Giotto Mancinelli Scotti, Umberto Merlino e Gabriello Aggiusti.
Dopo la cerimonia al municipio, la delegazione si è recata al campo di volo di Campoformido dove si sono tenute le orazioni ufficiali alla presenza, tra gli altri, dell'ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia Karla Matiaško Wursterovádel, del console onorario Luca Davide Farina, del sindaco di Pasian di Prato Juli Peressini e dell'assessore del Comune di Udine Ivano Marchiol. Dal campo volo, una ricostruzione del biplano Caproni Ca 33, realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Jonathan Collection, ha preso il volo per qualche minuto rievocando gli eventi di 106 anni fa. La cerimonia è stata accompagnata dagli inni nazionali suonati dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia.
"Parlando proprio di pagine drammatiche - ha proseguito Anzil - non possiamo ignorare che questi luoghi furono teatro di alcuni dei fronti più duri della Prima guerra mondiale. È da quelle ferite che è maturata la consapevolezza che pace e cooperazione non sono un dono, ma un impegno quotidiano da coltivare ogni giorno. Oggi celebriamo Štefánik non solo come eroe slovacco, ma come autentico europeo ante litteram. Credere in ideali più alti, amare la propria terra senza chiudersi al mondo, lavorare con tenacia per una pace fondata sul rispetto reciproco: è questo l'augurio che rivolgo a tutti noi".
"Il Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto infine Anzil - è una terra di frontiera che ha saputo trasformare le sue radici multiculturali in una ricchezza. In questo spirito, la memoria di figure come Štefánik ci aiuta a ricordare che la cultura di frontiera non è una barriera, ma un ponte tra i popoli, capace di generare comprensione, dialogo e collaborazione". ARC/SSA/pph