Cultura: Anzil, 'Gli occhi della guerra' aiuta a interpretare realtà
Il vicegovernatore allo spettacolo teatrale degli inviati
Biloslavo e Micalessin Trieste, 3 mag - "Questo evento è particolarmente
significativo, perché consente di conoscere i fatti della società
contemporanea e di imparare a interpretarli: un presupposto
indispensabile per prepararsi al futuro". Così il vicegovernatore con delega alla Cultura, Mario Anzil, ha
commentato la produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia 'Gli occhi della guerra', durante la quale i giornalisti
Fausto Biloslavo e Gian Micalessin raccontano al pubblico -
coadiuvati dalle immagini e dalle voci narranti degli attori
Francesco Migliaccio e Adriano Giraldi - le loro esperienze di
inviati dal fronte. Presenti in platea, allo spettacolo andato in
scena ieri sera a Trieste, oltre al vicegovernatore Anzil, anche
gli assessori regionali Fabio Scoccimarro e Alessia Rosolen. Come ha spiegato Anzil, anche in questa produzione la Regione è
al fianco del Teatro Stabile Rossetti in un progetto culturale di
grande livello. "Da Trieste, del resto, è partita una vera e propria scuola di
giornalismo di guerra, forte - ha aggiunto il vicegovernatore -
di una tradizione profonda e riconosciuta. Una tradizione che non
può prescindere dal ricordo di Almerigo Grilz, primo reporter
italiano caduto in un conflitto armato nel dopoguerra: una figura
simbolica che ha segnato l'identità e il coraggio di questo
mestiere". Infine, il Anzil ha voluto ringraziare anche il direttore del
Rossetti, Paolo Valerio, per l'elevato valore di questo
spettacolo. "È uno di quei momenti che, in futuro, potremo
ricordare con orgoglio, dicendo: quella sera, io c'ero", ha
concluso il vicegovernatore.
ARC/GG
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