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28.03.2025 13:03

Salute: Riccardi, cambio di passo Asugi su dati interventi oncologici

Presentati i risultati del monitoraggio sulle liste d'attesa che ha riguardato anche le visite specialistiche ambulatoriali

Trieste, 28 mar - "Siamo soddisfatti del cambio di passo che il nostro sistema ha saputo imprimere su una tematica delicata e complessa come quella delle liste d'attesa legate agli interventi chirurgici oncologici e alle visite specialistiche ambulatoriali. Una svolta determinata dagli ingenti investimenti garantiti dall'Amministrazione regionale e dallo sforzo importante fatto da Asugi. Questi risultati sono frutto di decisioni complesse e di una riorganizzazione che va valutata nel tempo e con la dovuta pazienza, evitando banali semplificazioni e tutte quelle resistenze che certamente non fanno il bene delle persone. Continueremo a lavorare per migliorare ancora".

Lo ha affermato l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi che questa mattina ha preso parte alla presentazione dei dati di monitoraggio delle liste d'attesa sugli interventi chirurgici oncologici e delle visite specialistiche ambulatoriali di Asugi.

"Dal 2019 - ha ricordato Riccardi - nel nostro Paese l'attività prescrittiva è aumentata del 44 per cento. Questo incremento di richieste va indagato nel dettaglio soprattutto per l'appropriatezza delle cure".

"In questa partita gioca un ruolo determinante anche l'alleanza con il privato accreditato. Stiamo lavorando - ha spiegato l'assessore - per trovare il giusto equilibrio fra queste prestazioni esterne e quelle aggiuntive richieste al personale del nostro sistema sanitario, partendo da alcuni principi cardine: l'universalità delle cure che devono essere sicure e gratuite indipendentemente dagli strumenti che possiamo mettere a disposizione e la sostenibilità del nostro sistema sanitario che deve migliorare e diventare più efficiente anche per contrastare la fuga dei professionisti".

"Questi dati ci impongono una riflessione anche sulla rete oncologica regionale. Ed è anche necessario riportare a un giusto equilibrio i volumi e le complessità delle prestazioni garantite tra gli ospedali hub e le strutture spoke. Un rapporto - ha aggiunto l'assessore - che deve migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi offerti ai cittadini".

Nel corso della presentazione è stato spiegato che Asugi ha effettuato una revisione delle procedure di presa in carico e di inserimento in lista di attesa del paziente, lavorando sull'efficientamento dell'utilizzo delle sale operatorie.

I finanziamenti assegnati dall'Amministrazione regionale ad Asugi, che nel 2025 sfiorano i 15 milioni di euro, stanno consentendo l'aumento del numero di interventi in prestazione aggiuntiva ed è stato incrementato l'utilizzo delle sale con il prolungamento dell'apertura, al fine di garantire il massimo rispetto dei tempi.

Nell'ultimo periodo la percentuale di interventi chirurgici oncologici in classe A, che prevedono un tempo massimo di attesa di 30 giorni, ha sostanzialmente raggiunto il target previsto del 90 per cento. Inoltre, rispetto al 2019, il numero di operazioni in grado di rispettare il tempo di attesa è aumentata di oltre il 40 per cento con una riduzione che mediamente si attesta sui 20 giorni per ogni singolo caso.

Mettendo a confronto le prestazioni di specialistica ambulatoriale del 2023 con quelle erogate nel 2024, Asugi evidenzia inoltre un miglioramento della percentuale di rispetto dei tempi di attesa in tutte le classi di priorità per le prestazioni monitorate. Un trend confermato anche nei primi mesi del 2025.

Con l'occasione sono state anche presentate le iniziative di comunicazione sul diritto di garanzia alle prestazioni. Per accedere a questo percorso di tutela è necessario, infatti, che siano rispettati alcuni requisiti. Oltre a uno spazio dedicato sul sito di Asugi, è stata realizzata una brochure per fornire in modo chiaro tutte le informazioni ai cittadini su questa tematica e per conoscere le modalità di accesso.

Questa opportunità, attivata dall'Azienda nello scorso luglio, ha consentito di gestire 3696 casi nel 2024 e 1567 nei primi due mesi del 2025. ARC/RT