Zilli, importante recepire flessibilità e aggiornamento dei programmi Gorizia, 27 mar - "In un'epoca di grandi cambiamenti e tensioni globali il ruolo di Interreg non può che rafforzarsi: dobbiamo assicurare una governance più efficace, strumenti più flessibili e investire di più sulle azioni di sensibilizzazione dei cittadini rispetto alle grandi opportunità che la politica di coesione offre. Su questo le Regioni sono disponibili a collaborare e dare il proprio apporto sia a livello nazionale sia di Commissione europea". Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga aprendo - alla presenza del vicepresidente per la Coesione e le Riforme presso la Commissione europea Raffaele Fitto, del Commissario per l'Allargamento Marta Kos e del ministro della Coesione e dello Sviluppo regionale della Slovenia Aleksander Jevsek - la conferenza Interreg GO!, incentrata sulla politica di coesione dell'Ue. La conferenza riunisce oggi al teatro Verdi di Gorizia circa 600 responsabili delle decisioni a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, alla presenza anche dell'assessore regionale alle Finanze con delega all'Interreg Italia Slovenia e al programma regionale Fesr Barbara Zilli. Fedriga ha ringraziato per la scelta di Gorizia come luogo per l'evento annuale "soprattutto in considerazione del fatto che oggi Gorizia e Nova Gorica rappresentano un esempio di collaborazione transfrontaliera straordinaria, primo esempio di Capitale europea della cultura condivisa" e nel suo discorso di apertura ha definito la politica di coesione europea come "irrinunciabile per lo sviluppo territoriale". "Attraverso i suoi principi, ovvero la gestione condivisa di fondi, la governance multilivello e il principio di partenariato, la politica di coesione ha dato prova di essere uno strumento potente per favorire la crescita di tutti i territori europei nel rispetto delle identità locali e delle diversità, che sono il valore aggiunto nella terra europea per affrontare le sfide del futuro: ciò è particolarmente evidente - ha evidenziato Fedriga - per le collaborazioni transfrontaliere dove l'Interreg ha dimostrato nei suoi 35 anni di esistenza di essere uno strumento essenziale per abbattere barriere, promuovere la solidarietà e la riconciliazione tra Paesi e minoranze e sviluppare strategie comuni tra territori confinanti". Il governatore ha ricordato che il Friuli Venezia Giulia ha sempre fortemente creduto in questa visione e accolto con slancio l'avvento di Interreg. "Il nostro territorio - ha rimarcato - è stato un laboratorio naturale di collaborazione transfrontaliera, in cui la cooperazione non solo è un'opportunità, ma una necessità per affrontare le sfide comuni, dell'innovazione, dello sviluppo sostenibile, dell'integrazione sociale, della mobilità". A margine della conferenza stampa congiunta con il ministro sloveno Jevsek, Fedriga in merito alle dichiarazioni di Fitto ha sottolineato come "il vicecommissario abbia lanciato un massaggio importante quando ha invitato a rivedere i programmi: ciò che infatti è stato programmato nel 2022 spesso rischia di essere scollegato dal momento storico che stiamo vivendo". Apprezzando "l'apertura di credito che Fitto ha pubblicamente dato, ulteriore conferma della fondatezza delle politiche di coesione" Fedriga, assieme al ministro sloveno, ha colto nel messaggio del vicecommissario segnali confortanti affinché la politica di coesione non subisca riduzioni del budget. Per parte sua anche l'assessore Zilli ha convenuto sull'opportunità "di aggiornare le programmazioni in forza di un'Europa in continuo cambiamento: ciò si traduce nella flessibilità e attualizzazione dei programmi e quindi nella possibilità di modificarli durante la durata del settennato". Zilli ha poi richiamato sull'importanza di essere testimoni "in queste giornate di un evento dal profondo significato per il nostro territorio regionale, un riconoscimento del lavoro e dell'impegno di tutti coloro che con dedizione hanno costruito un perimetro di pace e di collaborazione che oggi si sublima nella Capitale della cultura". ARC/EP/ma