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22.03.2025 12:52

Eventi: Callari, parco Coronini Cronberg testimonia storia di Gorizia

L'assessore all'anteprima dell'apertura dello storico comprensorio cittadino
Trieste, 22 mar - "Una volta che si spegneranno le luci della Capitale europea della cultura, qualcosa rimarrà. Ecco, questo parco resterà. Resterà come testimonianza non solo di questo momento, ma anche dell'intera storia di Gorizia".
Con queste parole, pronunciate oggi a Gorizia, l'assessore regionale al Demanio Sebastiano Callari ha sottolineato il valore simbolico e culturale del Parco Coronini Cronberg in occasione dell'anteprima della sua riapertura.
Come ha sottolineato l'esponente della Giunta regionale, la cerimonia ha segnato la rinascita di un luogo caro alla comunità goriziana, chiuso da anni e oggetto, nell'ultimo periodo, di un articolato intervento di restauro e valorizzazione.
"Non si tratta soltanto di restituire un polmone verde alla città - ha affermato l'assessore - ma soprattutto di restituire un luogo di cultura. Un luogo che ha rappresentato e continuerà a rappresentare lo spirito profondo di Gorizia: lo spirito mitteleuropeo, di derivazione austro-ungarica, che trova nella bellezza del parco l'espressione concreta di un vissuto e di un'identità culturale."
Come ha spiegato Callari, l'intervento, reso possibile grazie al contributo della Regione, ha visto non solo il sostegno finanziario ma anche l'impegno diretto della Direzione regionale delle Foreste, che ha curato aspetti fondamentali della realizzazione e della manutenzione del parco.
"Ricordo bene quando, passando di fronte ai cancelli chiusi, percepivo questo spazio come una ferita profonda per la città - ha aggiunto l'assessore -. Oggi, quella ferita è stata sanata."
Infine Callari ha rimarcato che la riapertura del Parco Coronini Cronberg rappresenta il segno tangibile di un rinnovato investimento nel patrimonio culturale e naturale di Gorizia, in coerenza con il percorso avviato per GO!2025, "ma con uno sguardo che va oltre l'evento per restituire alla città uno dei suoi luoghi più rappresentativi e identitari". ARC/GG/pph