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18.03.2025 14:35

Salute: Riccardi, dalla pandemia lezioni per migliorare futuro

L'assessore a Porcia per la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19
Porcia, 18 mar - "Non si costruisce il futuro se non c'è la memoria del passato, non possiamo permetterci di dimenticare ciò che è accaduto con la pandemia. Da quell'esperienza abbiamo imparato alcune lezioni che non dobbiamo dimenticare. Dobbiamo invece farne tesoro, soprattutto, nel rispetto delle tante persone che sono morte in quelle circostanze e del dolore di chi è rimasto dopo aver perso un proprio caro. La traccia lasciata dell'immensa tragedia che abbiamo attraversato deve servirci ad affrontare meglio il domani".
Queste le parole pronunciate oggi dall'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, a Porcia, durante la celebrazione della Giornata nazionale per le vittime della pandemia da Covid-19 che, in Friuli Venezia Giulia, ha causato oltre 6 mila vittime.
Davanti al municipio della città - che l'assessore ha ringraziato poiché dal 2020, per la sesta volta ha voluto celebrare ufficialmente la Giornata con le bandiere a mezz'asta - si è svolta una commemorazione in ricordo di chi ha perso la vita durante la pandemia. Presenti, oltre al sindaco Marco Sartini e alle autorità locali, anche alcune scolaresche della scuola media "Zanella".
"La prima lezione che abbiamo imparato - ha evidenziato l'assessore, rivolgendosi in particolare agli studenti - è che la libertà è il valore più importante che abbiamo, non è scontato e va difeso ogni giorno affinché non venga messo in discussione. Dobbiamo sempre ricordare che dove finisce la mia libertà comincia quella di un altro. Perciò anche la responsabilità e indispensabile, mentre gli egoismi non aiutano a superare tragedie come quella che è accaduta".
Ripercorrendo i difficilissimi momenti della gestione sanitaria dell'emergenza pandemica, l'esponente della Giunta regionale ha evidenziato: "Ci siamo accorti che il sistema era molto fragile, molto concentrato su alcuni punti e più debole sulle risposte sanitarie nei territori. Stiamo lavorando per migliorare l'assetto sanitario e renderlo maggiormente in grado di fare fronte a situazioni complicate e ai nuovi bisogni. Abbiamo anche imparato - ha rimarcato l'assessore - che la scienza e la ricerca ci mettono a disposizione delle opportunità e soluzioni che salvano le vite".
Quanto accaduto nei primi periodi della pandemia nei sistemi sanitari ha spinto l'assessore a un'ulteriore riflessione affinchè non si ripetano gli stessi errori: "Abbiamo assistito - ha ricordato Riccardi - a come i processi di delocalizzazione, anche di produzioni cruciali per la sanità come mascherine e ventilatori, attuati sull'altare del profitto e dell'unico ritorno economico-finanziario, non abbiano consentito ad alcuni Paesi, tra i quali anche il nostro, di avere subito a disposizione strumenti indispensabili necessari per salvare le vite alle persone".
"La tragica esperienza della pandemia - ha concluso Riccardi - ci lascia in eredità questi insegnamenti, che dobbiamo avere il coraggio di trasformare in patrimonio comune. Non dimentichiamo quanto è stato fatto e quanto ancora c'è da fare. La memoria è il nostro faro per costruire un futuro migliore, in cui la salute e la solidarietà sono al centro delle nostre priorità". ARC/LIS/gg