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18.02.2025 14:57

Istruzione: Rosolen, con Fondazione Friuli Regione aumenta attrazione

Confermato il fondo da 600mila euro per progetti negli istituti di primo e secondo ciclo
Udine, 18 feb - "In un anno la Regione Friuli Venezia Giulia ha aumentato da 54 a 65 milioni l'investimento a favore dell'istruzione nella convinzione che puntare sul sistema scolastico significa contribuire ad un'idea di comunità alla quale noi crediamo profondamente. Ciò per rispondere a fabbisogni emergenti, individuando tematiche sulle quali investire in maniera prioritaria: la Fondazione Friuli interviene in modo complementare rispetto a questi temi, che tra l'altro raccontano, bando dopo bando, l'evoluzione della scuola e della comunità".
Lo ha sottolineato l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Alessia Rosolen alla presentazione nella sede di palazzo Antonini Stringher di Udine del Bando Istruzione da parte della Fondazione Friuli, con il contributo e il supporto di Intesa Sanpaolo.
"La qualità del comparto scuola non è legata solo alle risorse investite, ma alla capacità di incanalarle nei settori giusti incrociando gli sforzi di tutti gli attori del territorio - ha aggiunto Rosolen -. Sono gli interventi di sistema quelli che funzionano e che garantiscono lo sviluppo dell'innovazione sociale e tecnologica a scuola. Lingue straniere, attività sportive, competenze digitali, innovazione didattica: lo sforzo della Fondazione si allinea esattamente alle priorità su cui si sta muovendo l'Amministrazione regionale nella costruzione di misure finalizzate a garantire il successo formativo e il benessere psicofisico degli studenti. Ringrazio per questo la Fondazioni Friuli la cui azione si conferma essere fondamentale per mantenere in ottimo stato la nostra scuola".
Il presidente della Fondazione Giuseppe Morandini ha confermato il fondo di 600mila euro a sostegno del potenziamento dell'attività didattica e la sperimentazione di modelli formativi innovativi.
In particolare, riceveranno un contributo progetti riguardanti le relazioni internazionali, il doposcuola, il miglioramento delle competenze motorie e i percorsi per il benessere di classe e di scuola.
Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 20 marzo da scuole, sia pubbliche sia paritarie, dei territori di Udine e di Pordenone, e varranno per progetti da sviluppare nell'anno scolastico 2025-26.
Due esempi concreti di progetti, entrambi di scambi internazionali finanziati con il bando precedente, sono stati illustrati dagli stessi protagonisti.
Il docente Roberto Copetti ha raccontato l'esperienza degli studenti dell'Isis Paschini-Linussio di Tolmezzo, appena rientrati da un soggiorno ad Amsterdam, in Olanda, dove si sono confrontati con professori e ricercatori dell'Illc (Insititute for Logic, Language and Computation) e del Diep (Dutch Institute for Emergent Phenomena).
Porterà i propri studenti ancora più lontano il progetto del Liceo scientifico "Grigoletti" di Pordenone, illustrato dal docente Walter Manzon. A luglio e quindi dopo il conseguimento del diploma, una classe a indirizzo di Scienze Applicate volerà in Cina per visitare l'esperimento Juno (fisica dei neutrini) per il quale sono impegnate diverse università italiane, in primis Milano e Padova. I neodiplomati saranno ospiti di un liceo di Canton con cui è attivo un gemellaggio.
"Un ulteriore sforzo - ha osservato Rosolen - sarà anche quello di far conoscere le eccellenze internazionali che il nostro territorio può offrire a chilometro zero. Oltre a quelli già noti, come Sincrotrone e tanti altri, proprio due giorni fa è stato inaugurato il collegamento quantistico tra le due università di Trieste e Udine, una punta di innovazione che pochi sistemi universitari possono vantare". ARC/EP/pph