Istruzione: Rosolen, con Fondazione Friuli Regione aumenta attrazione
Confermato il fondo da 600mila euro per progetti negli istituti
di primo e secondo ciclo Udine, 18 feb - "In un anno la Regione Friuli Venezia Giulia ha
aumentato da 54 a 65 milioni l'investimento a favore
dell'istruzione nella convinzione che puntare sul sistema
scolastico significa contribuire ad un'idea di comunità alla
quale noi crediamo profondamente. Ciò per rispondere a fabbisogni
emergenti, individuando tematiche sulle quali investire in
maniera prioritaria: la Fondazione Friuli interviene in modo
complementare rispetto a questi temi, che tra l'altro raccontano,
bando dopo bando, l'evoluzione della scuola e della comunità". Lo ha sottolineato l'assessore regionale all'Istruzione,
Formazione e Lavoro Alessia Rosolen alla presentazione nella sede
di palazzo Antonini Stringher di Udine del Bando Istruzione da
parte della Fondazione Friuli, con il contributo e il supporto di
Intesa Sanpaolo. "La qualità del comparto scuola non è legata solo alle risorse
investite, ma alla capacità di incanalarle nei settori giusti
incrociando gli sforzi di tutti gli attori del territorio - ha
aggiunto Rosolen -. Sono gli interventi di sistema quelli che
funzionano e che garantiscono lo sviluppo dell'innovazione
sociale e tecnologica a scuola. Lingue straniere, attività
sportive, competenze digitali, innovazione didattica: lo sforzo
della Fondazione si allinea esattamente alle priorità su cui si
sta muovendo l'Amministrazione regionale nella costruzione di
misure finalizzate a garantire il successo formativo e il
benessere psicofisico degli studenti. Ringrazio per questo la
Fondazioni Friuli la cui azione si conferma essere fondamentale
per mantenere in ottimo stato la nostra scuola". Il presidente della Fondazione Giuseppe Morandini ha confermato
il fondo di 600mila euro a sostegno del potenziamento
dell'attività didattica e la sperimentazione di modelli formativi
innovativi. In particolare, riceveranno un contributo progetti riguardanti le
relazioni internazionali, il doposcuola, il miglioramento delle
competenze motorie e i percorsi per il benessere di classe e di
scuola. Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 20
marzo da scuole, sia pubbliche sia paritarie, dei territori di
Udine e di Pordenone, e varranno per progetti da sviluppare
nell'anno scolastico 2025-26. Due esempi concreti di progetti, entrambi di scambi
internazionali finanziati con il bando precedente, sono stati
illustrati dagli stessi protagonisti. Il docente Roberto Copetti ha raccontato l'esperienza degli
studenti dell'Isis Paschini-Linussio di Tolmezzo, appena
rientrati da un soggiorno ad Amsterdam, in Olanda, dove si sono
confrontati con professori e ricercatori dell'Illc (Insititute
for Logic, Language and Computation) e del Diep (Dutch Institute
for Emergent Phenomena). Porterà i propri studenti ancora più lontano il progetto del
Liceo scientifico "Grigoletti" di Pordenone, illustrato dal
docente Walter Manzon. A luglio e quindi dopo il conseguimento
del diploma, una classe a indirizzo di Scienze Applicate volerà
in Cina per visitare l'esperimento Juno (fisica dei neutrini) per
il quale sono impegnate diverse università italiane, in primis
Milano e Padova. I neodiplomati saranno ospiti di un liceo di
Canton con cui è attivo un gemellaggio. "Un ulteriore sforzo - ha osservato Rosolen - sarà anche quello
di far conoscere le eccellenze internazionali che il nostro
territorio può offrire a chilometro zero. Oltre a quelli già
noti, come Sincrotrone e tanti altri, proprio due giorni fa è
stato inaugurato il collegamento quantistico tra le due
università di Trieste e Udine, una punta di innovazione che pochi
sistemi universitari possono vantare".
ARC/EP/pph
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