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07.02.2025 14:39

Diplomazia: Roberti, dialogo con comunità straniere valorizza Fvg

L'assessore ha partecipato questa mattina all'incontro con il Corpo Consolare di Trieste organizzato dalla Prefettura
Trieste, 7 feb - "Quello organizzato questa mattina in Prefettura a Trieste con le rappresentanze consolari attive a Trieste è un appuntamento fondamentale per rinsaldare il rapporto tra le istituzioni e i rappresentanti di tutte le comunità di cittadini stranieri presenti sul nostro territorio. Un rapporto che ci consente di valorizzare le tante esperienze positive basate sull'amicizia e il dialogo costante, ma anche di prevenire fenomeni che potrebbero turbare la comunità regionale".
È quanto detto dall'assessore regionale alle Autonomie locali e sicurezza Pierpaolo Roberti a margine del tradizionale incontro con il Corpo Consolare di Trieste organizzato dalla Prefettura di Trieste, rappresentata dal prefetto Pietro Signoriello, che ha colto l'occasione per illustrare alcuni dati relativi alla rilevante presenza di stranieri regolari in Friuli Venezia Giulia evidenziando come la maggior parte delle istanze per l'ottenimento della cittadinanza italiana per naturalizzazione provenga da cittadini di nazionalità Serba o Kosovara.
Per quanto concerne invece il tema della rotta balcanica, Signoriello ha sottolineato che, rispetto al 2022 e al 2023, quando sono stati registrati circa 20mila ingressi di cui circa 11mila a Trieste, nel 2024 gli arrivi si sono dimezzati, superando di poco quota 10mila di cui oltre 5600 a Trieste. Numeri rilevanti, soprattutto in considerazione del fatto che la capacità d'accoglienza della nostra regione è di circa 4200 posti, quindi il sistema è al momento saturo.
In merito Roberti ha rimarcato che "da una parte ci sono realtà che stanno costruendo il proprio futuro nel rispetto della legalità e contribuiscono alla crescita del Friuli Venezia Giulia, come le comunità di straniere storicamente presenti, a partire da quella serba; dall'altra, c'è l'immigrazione irregolare. Un fenomeno che continuiamo a subire attraverso la rotta balcanica e che il rapporto tra le istituzioni e il corpo consolare può contribuire a gestire, individuando nuove strategie per fronteggiare i flussi e fare in modo che quei numeri degli arrivi continuino a scendere in modo significativo". ARC/MA/al