Montagna: Zannier, da Regione 500mila euro per ripulire lago Barcis
L'assessore: un progetto per il recupero e riutilizzo del legname
accumulato che potrà essere trasformato da rifiuto in risorsa Barcis, 6 feb - "La Regione concederà al Comune di Barcis un
contributo straordinario, di circa 500 mila euro per l'anno 2025
previsto nell'ultima legge di Stabilità, al fine di sostenere un
progetto che punta a rimuovere la grande quantità di legname
trasportata dal torrente Cellina e accumulatasi all'interno del
lago in seguito ai sempre più frequenti eventi meteorologici
avversi degli ultimi anni. Per la realizzazione del progetto (il
Comune si basa anche su alcune esperienze simili già avviate nel
lago di Iseo in Lombardia) si rende necessario allestire una
chiatta e delle imbarcazioni con le relative attrezzature che
consentiranno di eseguire i lavori di recupero e stoccaggio del
legname presente nell'invaso idroelettrico. Un sistema di
attrezzature mobili che potrà essere eventualmente spostato in
altre aree in cui vi siano le stesse necessità di intervento". Lo ha detto questa mattina nel municipio di Barcis l'assessore
regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano
Zannier, nel corso della conferenza stampa di presentazione
dell'iniziativa che sarà attuata dall'Amministrazione comunale. All'incontro, al quale era presente il sindaco del centro montano
Claudio Traina, hanno partecipato anche la Magnifica comunità di
montagna delle Dolomiti, Cavallo e Cansiglio, il Gruppo di azione
locale (Gal), Montagna Leader e la società multiutility Gea. "Attraverso il contributo previsto - ha proseguito Zannier -
saranno consentiti i necessari investimenti per l'acquisto di una
piattaforma galleggiante dotata di braccio meccanico, draghe e
delle attrezzature necessarie alla rimozione di tronchi e
ramaglie al fine di un ripristino ambientale in sicurezza e
consentendo la fruibilità del lago e della sua bellezza
paesaggistica, oltre che a renderlo nuovamente utilizzabile per
le diverse attività turistiche in ogni stagione dell'anno. Il
materiale così recuperato potrà essere trasformato da rifiuto a
risorsa e trovare un successivo riutilizzo. Il recupero del
legname dall'invaso - ha precisato l'assessore - consente poi la
riduzione dell'inquinamento, impedendo il rilascio di sostanze
che possono alterare la qualità dell'acqua".
Il progetto presentato dal Comune di Barcis, oltre a migliorar la
qualità del lago e ridurre i rischi idraulici dovuti all'attuale
situazione del sito che presto tornerà a riempirsi, punta anche a
una valorizzazione dell'ambiente; verranno infatti sperimentate
nuove forme di collaborazione che mirano alla creazione di una
filiera di economia circolare che possa anche generare posti di
lavoro (per esempio attraverso una segheria di comunità per la
produzione di materia prima e pannelli per l'industria del mobile
del territorio regionale) nelle fasi di stoccaggio e
trasformazione del materiale recuperato. Inoltre, l'obiettivo è
anche quello di rendere il lago e l'area circostante attrattiva
all'insegna di un connubio tra giovani e arte: l'idea è di
individuare degli spazi, lungo le sponde dello specchio d'acqua,
da destinare alla realizzazione di opere di "Land art" anche
offrendo la possibilità a giovani artisti di sperimentare
l'opportunità di lavorare e vivere a Barcis e negli altri centri
della Valcellina. "La virtuosità e l'innovazione dell'iniziativa - ha aggiunto
l'assessore Zannier - sta nel fatto di essere un progetto di
sistema. In una fase successiva si potrà avviare anche un
monitoraggio a monte in modo tale da gestire e limitare la
quantità di legname che dal torrente Cellina viene trasportato
nell'invaso di Barcis in modo particolare dopo eventi atmosferici
avversi. Le ricadute positive, generate dalla rimozione e dal
riutilizzo dei tronchi recuperati, favoriranno l'attrattività del
luogo montano attraverso le attività di filiera. Si vuole provare
a far nascere l'idea - ha ribadito l'assessore - che, sia
attraverso la creazione di nuove occasioni di lavoro nella
trasformazione del legname che dalla possibilità di trasformare
il materiale in opere d'arte, i giovani possano cogliere
l'opportunità di vivere in montagna all'insegna dalla
valorizzazione dell'ambiente, della rivitalizzazione dei piccoli
centri e del ripopolamento delle terre alte".
ARC/LIS/al
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