Piano oncologico: Fedriga-Riccardi, ok Giunta atto di responsabilità
Trieste, 31 gen - "Con l'approvazione da parte della Giunta
del Piano oncologico regionale scriviamo una pagina importante di
buon governo e di responsabilità a beneficio dei cittadini. Un
atto storico, che fa seguito a troppi anni di non decisioni su
una tematica di tale rilevanza e su cui abbiamo scelto di
intervenire nell'interesse della comunità. Un grazie ai
professionisti che hanno lavorato e continueranno a lavorare per
questi obiettivi, alla maggioranza che con questo provvedimento
ha dimostrato di voler guardare all'interesse collettivo e ai
consiglieri di opposizione che hanno espresso voto favorevole". Sono i concetti che il governatore del Friuli Venezia Giulia e
l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi hanno
condiviso presentando, questa mattina a Trieste, il piano di
revisione della rete oncologica regionale (Ror) approvato dalla
Giunta. Come è stato spiegato in conferenza stampa, la riorganizzazione
sarà coordinata da un sistema di professionisti (Coordinamento
oncologico regionale), con una presenza rilevante della
componente chirurgica, che sarà incaricato di effettuare tutte le
valutazioni inerenti al piano della Ror. L'obiettivo è di
superare la frammentazione dei servizi attraverso
l'individuazione di centri specializzati in relazione alle
diverse tipologie di operazioni effettuate. La metodologia
applicata è quella di un approccio 'istituzionalizzato' di presa
in carico del paziente, in un percorso che lo accompagni lungo
l'intera fase della cronicità. Prevista anche l'introduzione di
percorsi universitari specializzati all'interno del Cro di
Aviano, creando così una sinergia tra il Centro oncologico e i
due Atenei regionali. "Abbiamo agito con la consapevolezza che, per migliorare
l'efficienza del sistema e garantire il diritto alla salute ai
cittadini, le risorse economiche da sole non bastano - ha
sottolineato Fedriga - se non accompagnate da un processo
riorganizzativo, all'interno del quale don deve esserci alcuna
intromissione politica nel prendere decisioni di carattere
sanitario. Sul tema c'è stato un proficuo a confronto all'interno
della maggioranza, che ha saputo compattarsi per dare una
risposta concreta alla cittadinanza dopo anni di non decisioni". "Gli effetti di questo percorso si manifesteranno in un arco di
tempo prolungato, anche oltre la durata di questa legislatura -
ha aggiunto il governatore -, ma abbiamo voluto assumere la
responsabilità di avviarlo per lasciare una strada già delineata
a chi raccoglierà il testimone. I temi legati alla carenza del
personale e alla necessità di nuovo modello sociale a fronte
dell'invecchiamento della popolazione - ha concluso il
governatore - impongono di fare queste scelte, al fine di evitare
il collasso del sistema". L'assessore Riccardi ha sostenuto che "le rivendicazioni
territoriali a cui abbiamo fin qui assistito hanno pesato
sull'immobilismo decisionale di questi 30 anni. Pensare di
gestire il sistema in maniera diversa tra un centro e l'altro è
l'errore più grande: non sono i singoli campanili a determinare
il funzionamento della sanità. Noi abbiamo deciso di decidere e,
approvando il Piano oncologico, abbiamo dato attuazione e tutti i
principali obiettivi che ci eravamo prefissati lo scorso anno,
tra cui anche la destinazione delle risorse che consentano alle
Aziende sanitarie di programmare la propria attività, la nomina
dei nuovi vertici delle aziende stesse e l'approvazione delle
nuove linee di gestione". "L'Amministrazione regionale - ha proseguito Riccardi -
continuerà a lavorare su questi aspetti impegnandosi,
contestualmente, nella redistribuzione territoriale del sistema
emergenza-urgenza, investendo sulla residenzialità per non
autosufficienti, nell'apertura di 6 Case della comunità e nella
revisione del rapporto tra medicina generale e sanità pubblica".
ARC/PAU/pph
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