Salute: Riccardi, ok Cal a rete oncologica è passo avanti
Mercoledì il provvedimento passerà al vaglio della III
Commissione. Poi l'approdo in Giunta Udine, 27 gen - "Al di là dei due voti contrari, considero
l'astensione espressa da alcune Amministrazioni anche di colore
politico diverso dal nostro un fatto positivo e come uno sprone
ad andare avanti su un tema che, da circa trent'anni, non ha
trovato ancora una soluzione. Spiace comunque che continuino ad
emergere rivendicazioni territoriali che non pensano agli esiti
di salute i quali dovrebbero essere i primi indicatori da
osservare". Si è espresso così oggi l'assessore regionale alla Salute
Riccardo Riccardi al termine della seduta del Consiglio delle
autonomie locali (Cal), chiamato ad approvare il piano oncologico
regionale. Il provvedimento è passato con la maggioranza dei voti
e ha visto l'espressione del parere negativo di alcune
amministrazioni dell'Isontino e di altri voti di astensione. "Prendo atto - ha spiegato l'esponente dell'esecutivo Fedriga -
di quanto emerso nel dibattito e ribadisco che tutti gli aspetti
del contenuto del Piano, stralciata la tabella come richiesto,
procederanno secondo le condizioni stabilite. Questo era il
nostro accordo: gli elementi legati all'interpretazione e alla
declinazione dei dati saranno affidati, come da previsione, al
Coordinamento oncologico regionale, luogo in cui i professionisti
potranno confrontarsi e proporre soluzioni basate su evidenze
scientifiche". Riccardi non ha risparmiato critiche ai ritardi accumulati. "Sono
trent'anni - ha detto - che si discute di questi temi, ma i
cittadini sono già oltre: scelgono dove curarsi, anche fuori
regione, se necessario. È nostro compito invertire questo flusso,
garantendo loro servizi eccellenti sul territorio". Nonostante
alcune divergenze espresse, Riccardi ha interpretato le
astensioni come un segnale positivo, augurandosi che anche le
posizioni più critiche possano rientrare in un dialogo
costruttivo. L'assessore ha poi richiamato l'importanza di un confronto sereno
e professionale. "Tutte le componenti, inclusi i chirurghi,
devono partecipare al percorso. La politica deve fare un passo
indietro e lasciare spazio al sistema professionale, che spero
sappia dialogare in modo più composto rispetto a quanto visto
nelle ultime settimane". Riccardi ha evidenziato inoltre la
necessità di adottare un approccio pragmatico e orientato ai
risultati. "Il Friuli Venezia Giulia - ha detto - è una delle
sole tre Regioni italiane a non avere ancora una rete oncologica
strutturata. Non possiamo continuare a discutere in modo
frammentato, pensando alla sanità come una questione di singoli
territori o ospedali. La nostra linea è chiara: nessun nosocomio
sarà chiuso, ma le attività devono essere concentrate, e le
decisioni devono essere basate su criteri scientifici, non
politici". Guardando ai prossimi passaggi, Riccardi ha confermato che il
Piano sarà discusso dopodomani in Terza commissione. Se l'assise
esprimerà parere favorevole, il documento sulla rete oncologica
approderà poi in Giunta per l'approvazione. "Questo strumento,
pur accogliendo il richiesto stralcio della tabella, non modifica
il modello di governance del Piano e affida alla componente
professionale la definizione e l'approfondimento dei dati". Infine, Riccardi ha lanciato un monito: "Ridurre questa
iniziativa a una dialettica politica significherebbe replicare i
blocchi degli ultimi trent'anni. Dobbiamo avanzare per offrire ai
nostri cittadini esiti di salute migliori, all'altezza delle loro
aspettative".
ARC/AL/pph
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