Imprese: Bini, bando da 2 mln per avvio start up innovative
Zilli: esempio virtuoso nell'utilizzo dei fondi Pr-Fesr che pone
la Regione ai primi posti in Italia Pordenone, 24 gen - "L'obiettivo del nuovo bando a sostegno
delle start up, con una dotazione di due milioni di euro, è
quello di promuovere e sostenere gli investitori proprio nelle
fasi di avvio e sviluppo di nuove imprese innovative regionali,
favorendo programmi di crescita pluriennali nei settori più
avanzati tecnologicamente nell'ambito del sistema manifatturiero
e del terziario del Friuli Venezia Giulia. I contributi a fondo
perduto rappresentano un'opportunità preziosa per sostenere nuova
imprenditorialità e promuovere lo sviluppo economico del
territorio". Lo ha sostenuto oggi l'assessore regionale alle Attività
produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, dopo l'approvazione
della delibera di Giunta - proposta di concerto con l'assessore
alle Finanze, Barbara Zilli - inerente al nuovo bando del Pr Fesr
2021-2027 finalizzato alla concessione di incentivi a fondo
perduto per il sostegno e la creazione e lo sviluppo di start up
innovative. La dotazione finanziaria del nuovo bando ammonta a
due milioni di euro. "La nostra Regione - ha affermato l'assessore Zilli - continua a
essere ai primissimi posti a livello nazionale nell'utilizzo
delle risorse della Programmazione europea e nella qualità dei
progetti proposti e finanziati. Anche questo bando rappresenta un
esempio virtuoso di come vengono utilizzati i fondi europei del
Pr Fesr. L'impegno dell'Amministrazione - ha evidenziato
l'esponente della Giunta con delega alle Finanze - è volto ancora
una volta a sostenere l'innovazione e la competitività del
sistema regionale, in particolare dando nuove opportunità anche
ai giovani con l'obiettivo della crescita e dello sviluppo
economico e sociale delle comunità territoriali del Friuli
Venezia Giulia". "Non si tratta - ha aggiunto ancora Bini - della prima misura
messa in campo dalla Regione per queste piccole imprese
innovative: già nella scorsa legislatura ci sono stati due bandi
a favore delle start-up giovanili (2019 e 2021), per complessivi
8 milioni di euro. Il Friuli Venezia Giulia, regione avanzata e
piccola - e quindi più duttile al cambiamento - si candida a
essere in prima linea nell'innovazione in ambito tecnologico,
forte anche del suo sistema della ricerca. Non a caso, gli
investimenti in infrastrutture tecnlogiche e innovazione sono
centrali all'interno dell'Agenda FVG Manifattura 2030. Come
emerso dallo studio condotto da The European House Ambrosetti -
ha concluso Bini - la nostra è la quarta Regione d'Italia per la
spesa in ricerca e sviluppo (che vale l'1,7% del Pil) ed è prima
per incidenza di start-up innovative". Per quanto riguarda il nuovo bando, potranno presentare domanda
le imprese iscritte nell'apposito Registro dedicato alle start up
innovative con sedi operative in Friuli Venezia Giulia. Oltre ai
progetti avviati successivamente alla presentazione della domanda
saranno ammissibili anche le proposte progettuali avviate in
precedenza, a partire dal primo gennaio del 2024. Il limite minimo di spesa ammissibile per ciascun progetto è pari
a 12.500 euro, mentre il limite massimo di contributo è di 100
mila euro. Grazie all'applicazione del "de minimis" è stato
possibile - come si legge nella delibera - stabilire un'intensità
di aiuto rilevante, pari al 50 per cento della spesa ammissibile.
In particolare, le spese ammissibili riguardano spese di avvio e
sviluppo impianto, spese di investimento, per l'ottenimento e
convalida dei brevetti, spese per l'acquisizione di servizi
forniti da centri di coworking, spese per consulenze e servizi
per l'accompagnamento imprenditoriale. La presentazione delle domande avviene tramite il sistema
informatico della Regione predisposto da Insiel per i bandi Pr
Fesr ed è prevista a partire dal 15 maggio e fino al 16 giugno
2025. Le graduatorie del bando saranno poi approvate dalle Camere
di commercio entro 150 giorni dal termine ultimo della domanda di
presentazione.
ARC/LIS/pph
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