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20.01.2025 18:19

Salute: Riccardi, rete oncologica obiettivo primario

L'assessore nell'incontro con i sindacati ha anche ribadito che non ci sarà alcun aumento del tetto per il privato accreditato
Trieste, 20 gen - "Il lavoro di programmazione sanitaria per il 2025, in un contesto di oggettivo aumento delle risorse, è stato svolto basandosi su quattro strumenti: la pianificazione della rete ospedaliera, le linee di gestione, la legge di stabilità e le nomine dei vertici delle aziende. In questo quadro si inserisce l'obiettivo della rete oncologica regionale, che il Friuli Venezia Giulia attende da trent'anni, per offrire la miglior risposta di cura ai cittadini".
Lo ha detto oggi a Palmanova l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi a margine di un incontro con le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil in ordine alla programmazione regionale sanitaria e gli obiettivi del 2025.
Come ha spiegato l'assessore, partendo dalla rete oncologica, il Friuli Venezia Giulia è una delle poche regioni d'Italia a esserne priva, e questa rete comprende un percorso di presa in carico in cui, lo ha affermato Riccardi replicando a qualche osservazione, la chirurgia incide per una percentuale del due per cento. Da qui l'improrogabilità del tema, che va affrontato in un'ottica di condivisione con gli operatori.
In relazione alle nomine delle Aziende, in particolare per la parte del Friuli Occidentale, la scelta testimonia la volontà di rafforzare il Cro di Aviano come centro oncologico d'eccellenza aprendosi agli altri territori della regione. "Nessuna 'fusione' quindi, ma una vera e propria azione di rilancio".
"Sul fronte del rapporto con il privato accreditato, l'assessore è stato chiaro: 'Non prevediamo un aumento del tetto che comunque ci vede tra le regioni che utilizzano di meno questo strumento". E proprio sul tema dell'oncologia, Riccardi ha chiarito che l'obiettivo è quello di raggiungere una gestione al cento per cento del pubblico, restituendo allo stesso servizio pubblico le attività con il privato".
"È stato poi affrontato il punto chiave del personale, anche in vista degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e nello specifico quello delle sei Case di Comunità che apriranno nel 2025. Proprio nell'ottica di una riorganizzazione, l'assessore ha garantito il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali".
"Il nostro problema - ha concluso Riccardi - non sono le risorse, ma spenderle meglio, in una logica in cui il baricentro dell'offerta sanitaria non può essere soltanto l'ospedale, poiché il bisogno sociale e, quindi, la domanda di servizi territoriali sta crescendo. In questa direzione saranno destinati importanti investimenti ed una presenza maggiore sul territorio con una necessaria riorganizzazione della risposta alla non autosufficienza". ARC/GG/al