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15.12.2024 13:23

Rinnovabili: Scoccimarro, ok preliminare a ddl aree idonee

La norma definisce caratteristiche di aree idonee e non all'installazione

Udine, 15 dic - "Con questo disegno di legge intendiamo coniugare l'indipendenza energetica con la tutela del territorio. Vogliamo favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, garantendo la protezione del paesaggio e del tessuto agricolo del Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo è minimizzare l'impatto ambientale e paesaggistico, promuovendo l'utilizzo di aree già degradate o non idonee ad altri scopi."

Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, a margine dell'approvazione preliminare da parte della Giunta del disegno di legge sulle Norme per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio regionale.

"La normativa - spiega Scoccimarro - punta a disciplinare l'individuazione delle aree idonee e non idonee per l'installazione di impianti da fonti rinnovabili, in attuazione del decreto ministeriale del 21 giugno 2024 sulle cosiddette aree idonee. Tra le principali misure, il provvedimento privilegia l'utilizzo di aree industriali, artigianali, cave dismesse, siti contaminati e superfici già costruite, come capannoni, tettoie e parcheggi, riducendo al contempo l'impatto sulle aree agricole e paesaggistiche".

Il testo prevede una limitazione del 3% della superficie agricola comunale per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra e introduce il vincolo di preservare una superficie contigua pari almeno a nove volte quella occupata dall'impianto per quelli di potenza superiore a 12 MW. Viene inoltre rimarcato il divieto assoluto di installare impianti fotovoltaici su terreni agricoli fuori dalle zone specificamente individuate.

"È la terza volta che normiamo su questo tema, poiché mentre i precedenti Governi avevano impugnato le nostre misure mentre questo come noi ha l'obiettivo di regolamentare l'installazione di impianti a tutela dell'ambiente e dell'agricoltura, senza compromettere il paesaggio," ha aggiunto Scoccimarro.

La proposta mira anche a semplificare le procedure autorizzative nelle aree di minor pregio ambientale e a favorire il coinvolgimento della popolazione e degli enti locali. I proponenti di impianti di potenza superiore a 1 MW dovranno infatti attivare misure di compensazione e avviare processi di comunicazione e consultazione pubblica.

Il provvedimento sarà sottoposto all'esame del Consiglio delle autonomie locali, in attesa di eventuali approfondimenti per garantire il pieno rispetto delle tutele agricole e paesaggistiche. ARC/EP