Rinnovabili: Scoccimarro, ok preliminare a ddl aree idonee
La norma definisce caratteristiche di aree idonee e non
all'installazione
Udine, 15 dic - "Con questo disegno di legge intendiamo
coniugare l'indipendenza energetica con la tutela del territorio.
Vogliamo favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili,
garantendo la protezione del paesaggio e del tessuto agricolo del
Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo è minimizzare l'impatto
ambientale e paesaggistico, promuovendo l'utilizzo di aree già
degradate o non idonee ad altri scopi."
Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente,
Fabio Scoccimarro, a margine dell'approvazione preliminare da
parte della Giunta del disegno di legge sulle Norme per
l'installazione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio
regionale.
"La normativa - spiega Scoccimarro - punta a disciplinare
l'individuazione delle aree idonee e non idonee per
l'installazione di impianti da fonti rinnovabili, in attuazione
del decreto ministeriale del 21 giugno 2024 sulle cosiddette aree
idonee. Tra le principali misure, il provvedimento privilegia
l'utilizzo di aree industriali, artigianali, cave dismesse, siti
contaminati e superfici già costruite, come capannoni, tettoie e
parcheggi, riducendo al contempo l'impatto sulle aree agricole e
paesaggistiche".
Il testo prevede una limitazione del 3% della superficie agricola
comunale per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra e
introduce il vincolo di preservare una superficie contigua pari
almeno a nove volte quella occupata dall'impianto per quelli di
potenza superiore a 12 MW. Viene inoltre rimarcato il divieto
assoluto di installare impianti fotovoltaici su terreni agricoli
fuori dalle zone specificamente individuate.
"È la terza volta che normiamo su questo tema, poiché mentre i
precedenti Governi avevano impugnato le nostre misure mentre
questo come noi ha l'obiettivo di regolamentare l'installazione
di impianti a tutela dell'ambiente e dell'agricoltura, senza
compromettere il paesaggio," ha aggiunto Scoccimarro.
La proposta mira anche a semplificare le procedure autorizzative
nelle aree di minor pregio ambientale e a favorire il
coinvolgimento della popolazione e degli enti locali. I
proponenti di impianti di potenza superiore a 1 MW dovranno
infatti attivare misure di compensazione e avviare processi di
comunicazione e consultazione pubblica.
Il provvedimento sarà sottoposto all'esame del Consiglio delle
autonomie locali, in attesa di eventuali approfondimenti per
garantire il pieno rispetto delle tutele agricole e
paesaggistiche.
ARC/EP
Rinnovabili: Scoccimarro, ok preliminare a ddl aree idonee