Europa: Zannier, 60 milioni per sviluppo aree interne
L'assessore a Bruxelles ha illustrato gli interventi, condivisi
con i Comuni, per rilanciare lo sviluppo economico e sociale. In
prospettiva 2027 richieste alla Commissione misure contro
l'inverno demografico Bruxelles, 8 ott - "Sostegno alle micro e piccole imprese
attraverso formazione e investimenti innovativi, attuare azioni a
favore dei giovani per superare le forme di isolamento, sostegno
ai progetti di efficientamento energetico, nuovi sistemi di
gestione e di monitoraggio destinati alla risorsa idrica per
prevenire crisi dovute alla siccità o a eventuali contaminazioni:
questi sono alcuni degli interventi che la Regione Friuli Venezia
Giulia e i Comuni interessati hanno individuato per il rilancio
delle aree interne. Azioni che si collocano sulle scelte
effettuate dal 'partenariato regionale attivo' coinvolto nella
programmazione 21-27 e che possono contare su uno stanziamento
complessivo di quasi 60 milioni di euro". Lo ha detto oggi a Bruxelles l'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier intervenendo
al workshop 'Politica di coesione e talento: alleati forti per
costruire Regioni con un futuro sostenibile e inclusivo', che si
è tenuto nel Palazzo del Comitato europeo delle Regioni. Presenti
al seminario, tra gli altri, l'assessore regionale al Lavoro
Alessia Rosolen e il presidente del Consiglio regionale Mauro
Bordin. Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, l'obiettivo
della Strategia per le aree interne, già avviata con la
programmazione 14-20, ha sviluppato nuove governance finalizzate
ad affrontare gli svantaggi di quei territori alle prese con lo
spopolamento e una condizione di marginalità, comprensiva del
problema legato alla distanza di alcuni servizi essenziali come
scuola, sanità e trasporti. "Al termine di un approfondito lavoro di analisi - ha continuato
Zannier - nella nostra regione sono state confermate tre aree
(Alta Carnia, Dolomiti friulane, Canal del Ferro Val Canale) con
l'aggiunta di una quarta (Valli del Torre e Natisone)". Ma oltre al dato geografico l'assessore ha insistito sul
cambiamento metodologico che la nuova strategia per le aree
interne ha introdotto, ovvero il ruolo determinante attribuito ai
sindaci e all'associazionismo tra i Comuni, in una logica di
condivisione con la Regione degli obiettivi della crescita
sociale ed economica, di tutela del territorio e di
valorizzazione delle risorse e delle tradizioni locali. "Un percorso - ha detto ancora Zannier - che ha condotto
all'elaborazione di documenti strategici che stanno per entrare
nella fase attuativa. Un approccio integrato tra i fondi
comunitari (FESR, FSEplus, e FEASR) statali e regionali che a ora
vedono destinati a queste aree 60 milioni di euro per azioni di
sviluppo economico, culturale, sociale, ambientale e
paesaggistico, oltre al rafforzamento dei servizi essenziali". Guardando in prospettiva, come ha concluso Zannier, sta emergendo
anche a livello europeo il problema del cosiddetto inverno
demografico non solo per le aree interne. A tal riguardo, sul
piano Comunitario, la Regione ha collaborato nella stesura di un
protocollo condiviso da altre 20 Regioni europee avanzando alla
Commissione una serie di richieste, tra le quali anche quella
della creazione di una governance all'interno delle istituzioni
europee con l'obiettivo di elaborare delle politiche finalizzate
a mettere al centro dell'agenda Ue il tema della questione
demografica, prevedendo lo stanziamento di adeguate risorse nella
programmazione delle Politiche di coesione post 2027.
ARC/GG/ma
Europa: Zannier, 60 milioni per sviluppo aree interne