Territorio: Amirante, condivisione su cantiere castello Colloredo
Oggi l'incontro con il soprintendente e con i sindaci
dell'assemblea della Comunità collinare per prendere in esame la
destinazione d'uso Colloredo di Monte Albano, 12 set - "Proficuo l'incontro di
oggi con la Soprintendenza e con i sindaci dell'assemblea della
Comunità Collinare promosso per discutere e confrontarci insieme
riguardo la destinazione d'uso degli spazi dello storico castello
di Colloredo di Monte Albano, al centro di un percorso che ha
avuto un'evoluzione molto lunga e complessa, che adesso necessita
di trovare una chiusura, specialmente per quanto attiene
all'utilizzo futuro degli spazi nella parte pubblica". Sono le parole dell'assessore alle Infrastrutture e Territorio
del Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante, che questo
pomeriggio ha partecipato ed è intervenuta a un incontro che si è
svolto a Colloredo di Monte Albano, nella sede della Comunità
Collinare, ricavata quest'ultima in un'ala del castello. Presenti, tra gli altri, il presidente della Comunità Collinare,
Luigino Bottoni, collegato in videoconferenza, il sindaco di
Colloredo di Monte Albano, Renza Baiutti - con la sua giunta
comunale -, la soprintendente della Soprintendenza archeologica
belle arti e paesaggio dal Friuli Venezia Giulia, Valentina
Minosi, i sindaci dell'assemblea dei sindaci della Comunità
Collinare, tecnici e funzionari che si stanno occupando del
corposo progetto di ricostruzione e recupero del maniero. "Il complesso del castello di Colloredo di Monte Albano non ha
rilevanza unicamente in termini storici e architettonici: è un
simbolo importante per il popolo friulano che ebbe la capacità di
ricostruire opifici, case e chiese dopo la rovinosa distruzione
che la scossa del 6 maggio, e quelle successive del mese di
settembre, nel 1976, causarono al territorio, sconvolgendolo e
trasformandolo per sempre. È l'emblema di un popolo che è stato
capace di ricostruire da zero la sua terra, e di scrivere così un
nuovo capitolo della sua storia" ha sottolineato Amirante,
portando in apertura il saluto del governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga. "A meno di due anni dal cinquantesimo anniversario del sisma,
vogliamo che il castello di Colloredo di Monte Albano, nella sua
ricostruzione finale, vada a incarnare il sacrificio e la tenacia
di chi perse tutto in attimo ma non si diede per vinto, avviando
fin da subito quella grande opera che è stata la ricostruzione
post terremoto" ha aggiunto l'assessore Amirante. "Sulla destinazione d'uso abbiamo avviato un confronto
importante, che ci vede operare in piena collaborazione - ha
spiegato l'esponente dell'Esecutivo regionale-: progetti di
questa valenza, che superano l'architettura, necessitano ancor di
più di una condivisione con il territorio e con le comunità
locali. Per questo ringrazio tutti i presenti, oggi, per la
disponibilità subito offerta a un costruttivo dialogo". "Fondamentale il supporto della Soprintendenza, in questo iter
molto complesso che deve portare a una ricostruzione quanto mai
rispettosa dei luoghi e della loro storia. Ricordo che prima del
terremoto del 1976 il castello era interamente di proprietà
privata. Gravemente danneggiato delle scosse, grazie a una legge
speciale, fu acquisito dalla Regione che ne detiene tutt'ora la
proprietà: fu un passaggio necessario poiché i legittimi
proprietari si dichiararono impossibilitati a procedere in
autonomia al ripristino dei luoghi" ha concluso Amirante.
ARC/PT/gg
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