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19.07.2024 16:17

Aut. locali: Roberti, ok a direttive su contratto Comparto unico Fvg

Trieste, 19 lug - "Oggi la Giunta regionale ha approvato le direttive per la delegazione trattante su un contratto che riguarda oltre 12mila dipendenti del Comparto unico del Friuli Venezia Giulia che interessa i Comuni, le Comunità, la Regione e gli Enti strumentali. Si tratta di un contratto importante che presenta significative novità rispetto al passato e che tocca temi fondamentali. Tra questi in particolare la carenza di personale negli organici degli enti locali con la richiesta di ritocco al rialzo delle indennità per i dipendenti dei piccoli Comuni, con il superamento di diverse situazioni specifiche che riguardano i singoli enti ma anche con tutta la disciplina del nuovo ordinamento professionale per tutti i componenti del Comparto con l'obiettivo di valorizzarne le professionalità e garantire servizi sempre più efficienti per i cittadini della nostra regione".

Questo il commento dell'assessore alle Autonomia locali Pierpaolo Roberti dopo l'approvazione da parte dell'Esecutivo regionale della delibera che adotta - d'intesa con Cal, Anci e Uncem - le direttive sul rinnovo contrattuale per il personale non dirigente del Comparto unico relativo al triennio 2022-2024.

Queste direttive saranno adesso trasmesse alla Delegazione trattante pubblica di Comparto per l'avvio della contrattazione collettiva regionale della non dirigenza.

Le risorse finanziarie finora destinate al rinnovo del Ccrl 2022-2024 dell'area non dirigenti consentono di quantificare il seguente andamento incrementativo della massa salariale: per il 2022 + 1,30%, per il 2023 + 2% e per il 2024 (a regime) +4,10%.

Inoltre, con l'obiettivo di proseguire il percorso volto a colmare il divario ancora esistente tra il salario aggiuntivo del personale regionale e quello riconosciuto ai dipendenti degli enti locali e degli altri enti interessati, con la legge regionale 16 del 2023 sono stati finanziati gli incrementi del salario aggiuntivo da riconoscere ai lavoratori degli enti locali e degli altri enti interessati, destinando, a tal fine, con oneri a carico dell'Amministrazione regionale, la spesa complessiva di 4,5 milioni di euro per il triennio 2024-2026, suddivisa in ragione di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026.

"Queste cifre - precisa Roberti - sono destinate ad aumentare in modo significativo nella prossima manovra di assestamento con le risorse per la perequazione che passano a 5 milioni e 700mila euro annui e la percentuale massima di incremento a regime che sale al 6%".

Potranno aggiungersi ulteriori stanziamenti mediante la previsione di apposite risorse finanziarie, da quantificarsi con interventi legislativi in corso di valutazione, finalizzate a prevedere e attuare un nuovo ordinamento professionale basato sulla valorizzazione delle competenze.

"Gli enti appartenenti al Comparto unico, al pari di quanto accade a livello nazionale, soffrono una ormai cronica difficoltà nel trattenere e reperire risorse umane adeguate da un punto di vista sia quantitativo che qualitativo, fenomeno questo - sottolinea Roberti - particolarmente accentuato nei piccoli Comuni, con ripercussioni sulla possibilità di assolvere con efficacia, efficienza e tempestività alle molteplici incombenze istituzionali caratterizzanti l'attività amministrativa di ciascuno di essi".

"Al fine di invertire la rotta - aggiunge l'esponente della Giunta Fedriga - la contrattazione collettiva dovrà individuare istituti contrattuali innovativi e adeguare quelli esistenti, in modo che essi possano avere, in maniera complementare e sinergica, un impatto positivo sulla motivazione dei dipendenti"

"L'attrattività del Comparto unico del pubblico impiego dipenderà, infatti, da un complesso di fattori, non riconducibili esclusivamente all'aspetto economico ma, soprattutto, dalla costruzione di condizioni organizzative adeguate, che - precisa Roberti - possano rappresentare leve motivazionali straordinarie, costituite da un benessere organizzativo diffuso e dal miglioramento del clima organizzativo. Vanno fornite risposte adeguate volte all'implementazione di misure di welfare, leva strategica per l'attrattività dei nuovi talenti e per l'incremento della motivazione ed il miglioramento del clima organizzativo per il personale già in servizio".

Tra i temi approfonditi dalle direttive anche il rafforzamento della dorsale organizzativa, l'armonizzazione delle discipline all'interno del Comparto, la definizione di un nuovo Ordinamento professionale, la formazione continua del personale, l'aumento della flessibilità nello svolgimento della prestazione lavorativa, la destinazione di apposite risorse per la valorizzazione del merito e per le indennità. ARC/TOF/pph