Lavoro: Rosolen, Fvg virtuoso su libere professioni, ma restano nodi
Trieste, 9 lug - "Il mondo delle libere professioni
restituisce un quadro roseo per il Friuli Venezia Giulia, con
alcuni parametri al di sopra della media nazionale, quali il
tasso di occupazione femminile e il reddito medio annuo, ma
restano dei nodi da sciogliere quali il gender pay gap, l'accesso
dei giovani e il riconoscimento di alcune competenze particolari". Così l'assessore regionale a Lavoro, formazione, istruzione,
università, ricerca e famiglia Alessia Rosolen ha commentato i
dati contenuti nel quinto Rapporto sulle libere professioni in
Friuli Venezia Giulia, presentato oggi a Trieste da
Confprofessioni. Con circa 1 milione e 349 mila unità, l'aggregato dei liberi
professionisti, nel 2022, costituisce oltre il 5,4% delle forze
lavoro in Italia e il 27,1% del complesso del lavoro
indipendente. In Friuli Venezia Giulia, i liberi professionisti
rappresentano il 4,4% delle forze lavoro e il 24,3% degli
indipendenti, con circa 24mila unità. "Ci sono alcuni dati che dimostrano come anche il lavoro
indipendente necessità di forme di accompagnamento che il Friuli
Venezia Giulia garantisce da anni, soprattutto in termini di
formazione, welfare aziendale, riconoscimento professionale" ha
detto Rosolen aggiungendo che "il rapporto restituisce una
fotografia di alcuni aspetti specifici del settore, come la
crescita della terziarizzazione, il ruolo delle città e dei
nuclei abitati, l'innalzamento dei percorsi di scolarizzazione e
la necessità di proseguire nel rafforzare il collegamento tra
competenze e mondo del lavoro". L'incidenza delle donne nei principali settori economici varia
fortemente in funzione del tipo di attività, nonostante si sia
raggiunto e superato il 'gender balance' solo nella Sanità e
assistenza sociale (57,4%) e sia molto vicino nell'area legale
(48,1%). Nell'area dei servizi alle imprese e del commercio,
finanza e immobiliare la componente femminile rappresenta circa
un terzo dei liberi professionisti. Nell'area amministrativa e
tecnica le donne sono circa un quarto degli uomini; arrivando nel
settore dei servizi veterinari a essere solamente il 14%. Quanto
ai salari, nel Nordest le donne guadagnano in media circa 25mila
euro in meno dei colleghi uomini. Resta centrale, inoltre, il rapporto dei professionisti con la
formazione continua, tema che per Rosolen va costantemente
monitorato, così come è necessario proseguire nella formazione e
nel riconoscimento giuridico di nuove figure professionali con
competenze specialistiche. "Pur con dati positivi sulla media nazionale - ha rilevato infine
Rosolen - anche in Friuli Venezia Giulia va superata la tendenza
alla prevalenza dell'occupazione maschile, il superamento del
blocco salariale che caratterizza anche il settore dei dipendenti
pubblici e privati, il gender pay gap, il welfare e la
conciliazione lavoro famiglia. È indubbio, quindi, che resta
centrale la necessità di politiche pubbliche che intervengano per
migliorare la condizione e la qualità della libera professione,
impegno che la Regione ha intrapreso da anni".
ARC/SSA/al
Lavoro: Rosolen, Fvg virtuoso su libere professioni, ma restano nodi
L’assessore regionale a Lavoro, formazione, istruzione, università, ricerca e famiglia Alessia Rosolen (al centro) alla presnetazione del quinto Rapporto sulle libere professioni in Friuli Venezia Giulia a cura di Confprofessioni.
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