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29.02.2012 

LAVORO: BRANDI, APPRENDISTATO PER ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO

Trieste, 29 feb - L'assessore regionale al Lavoro Angela Brandi ha incontrato le Organizzazioni sindacali nell'ambito di un confronto sull'apprendistato, in particolare sulla applicazione che sarà data dalla Regione del Testo unico di legge in materia.
L'assessore ha ribadito che l'obiettivo dell'Amministrazione è che l'apprendistato diventi il contratto tipico con il quale i giovani potranno entrare nel mondo del lavoro, perché esso "integra apprendimento e lavoro - spiega l'assessore Brandi - oltre a rappresentare un investimento in termini di conoscenza e competenza". Nel corso dell'incontro l'attenzione si è focalizzata sullo strumento dell'apprendistato professionalizzante, riservato ai giovani dai 18 ai 29 anni, che viene svolto sotto la responsabilità dell'azienda e la cui durata e le cui modalità di erogazione sono fissate dai contratti collettivi. La parte formativa tecnico professionale di questa misura viene integrata dalla formazione pubblica per un monte ore nel triennio non superiore a 120; ed è proprio questa parte formativa di base a dover essere disciplinata dalla Regione, che per il 2012 all'interno del Piano operativo di spesa del FSE-Fondo Sociale Europeo ha destinato all'apprendistato 4.500.000 euro. Mentre per quel che riguarda gli ultimi dati disponibili, quelli del 2010 mostrano che gli apprendisti occupati sono stati 9.678, mentre quelli in formazione 8.289, per una spesa di 10.020.414,22 euro, di cui 6.461.774 di risorse nazionali e 3.558.639 a carico della Regione.
"Il dialogo è stato fruttuoso - ha dichiarato Brandi - e le Organizzazioni sindacali hanno valutato positivamente le proposte presentate, con l'eventuale condizione di presentare delle loro proposte integrative. D'altronde proprio sull'apprendistato, all'interno del confronto sulla riforma del mercato del lavoro all'attenzione del Governo in queste settimane, si è registrato da parte dei sindacati un consenso pressoché unanime. L'auspicio ora, sempre sul piano romano, è che il Governo non modifichi questo strumento che è fondamentale non solo per l'inserimento occupazionale dei giovani, ma anche per il ricollocamento dei cassintegrati, in quanto integra apprendimento e lavoro e consente una risoluzione flessibile del rapporto di lavoro nel primo triennio, pur essendo un contratto a tempo indeterminato. Si deve quindi operare per far diventare davvero l'apprendistato il contratto prevalente per accedere al mercato del lavoro".
"Più in generale - prosegue l'assessore al Lavoro - faccio presente che in Italia vi sono oltre 100.000 posti di lavoro non coperti: occorre quindi imprimere un cambiamento culturale riconoscendo pari dignità ai percorsi tecnici come a quelli liceali, al lavoro manuale come a quello intellettuale, perché altrimenti il rischio è di avere un disequilibrio strutturale fra domanda e offerta a danno sia delle aziende impossibilitate a reperire figure professionali, sia dei giovani alle prese con un percorso formativo inadeguato alle esigenze del mondo produttivo". La fase di confronto sull'applicazione in Regione dell'apprendistato proseguirà con le associazioni di categoria rappresentanti l'impresa, l'artigianato e l'industria. ARC/Com/NNa